BORTONE, Antonio
Figlio di Carmelo, fabbro, nacque a Ruffano (Lecce) il 13 giugno 1844. Per interessamento dell'intendente provinciale Sozi-Carafa ebbe i primi ammaestramenti del disegno e della plastica nell'ospizio S. Ferdinando a Lecce. Verso l'anno 1861, con un assegno della provincia, andò a Napoli a seguire gli studi accademici con T. Angelini acquisendo un linguaggio approssimato, talvolta retorico, ma - nei limiti del gusto dell'epoca - aderente ai temi religiosi e civili cui diede forma nella sua lunghissima vita. Verso il 1865 si stabilì a Firenze, dove con il Gladiatore morente ottenne l'appoggio di G. Duprè. Opere di questi primi anni di soggiorno fiorentino sono il busto di Garibaldi dal B donato all'ospizio di Lecce che primo lo accolse, i busti in marmo di L. Leo e G. Paisiello per il Teatro Comunale e quelli di S. Ammirato, G. C. Vanini (firm. e dat. 1869), F. Milizia,F. Briganti (firm. e dat. 1875), A. Galateo (firm. e dat. 1873) per la Biblioteca provinciale. Nel 1876 scolpì, su suggerimento del Cecioni, il Fanfulla, sistemato oggi nella piazza omonima di Lecce (venne esposto alla Nazionale di Napoli nel 1877, ma non ebbe il successo che riscosse l'anno dopo all'Esposizione di Parigi): esso presenta notevole originalità nella sua impostazione antimonumentale. Nel 1888 vinse il concorso nazionale per il monumento a Quintino Sella, nella piazza omonima di Biella, e quello per il monumento a Gino Capponi in S. Croce, nel quale imitò lo stile quattrocentesco. Per la facciata di S. Maria del Fiore, oltre ai grandi medaglioni con Giotto e Michelangelo, eseguì le statue di S. Girolamo e S. Antonino.
Del 1894 è il monumento ad Agostino Depretis, in bronzo, per la piazza di Stradella, e dell'anno seguente il Michele di Lando per la loggia del Mercato nuovo a Firenze.
Altre opere del B.: il monumento alla Duchessa Francesca Capece sulla piazza principale di Maglie (1899), il monumento sepolcrale ad Alessandro de Donno nel cimitero di Lecce, il monumento a Sigismondo Castromediano nella piazza Matteo di Lecce (finito nel 1902, fu inaugurato nel 1906 insieme con le targhe commemorative a G. Bovio e a F. Cavallotti pure del B.), il monumento ai Martiri di Otranto, che per mancanza di fondi fu eseguito in forma ridotta rispetto alla prima ideazione (inaugurato nel 1923, Otranto), il monumento a G. Pisanelli a Tricase (inaugurato nel 1925).Tra i numerosissimi altri busti e ritratti si ricorda il busto a Vittorio Emanuele II nel Senato e uno dei grandi bassorilievi con Genio alato del Vittoriano (sul pronao di sinistra).
Il B. morì a Lecce il 2 apr. 1938.
Bibl.: A. De Gubernatis, Diz. degli artisti ital. viventi, Firenze 1906, pp. 68 s.; L. Callari, Storia dell'arte contemporanea ital., Roma 1909, pp. 73, 85; A. Marti, A. B. e la sua opera, in La voce del Salento, 1931, nn. 9-12, pp. 1-38 dell'estratto; E. Lavagnino, L'arte moderna, Torino 1956, II, p. 610; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 380.