BRENSIO, Antonio (Antonio da Bologna, Antonius Bononiensis)
Nacque, secondo lo Strocchi, nel 1485 circa a Bologna, ove il padre, Girolamo, esercitava la professione di liutaio. Liutaio egli stesso, non è da confondersi con lo strumentista e compositore di ricercari Marcantonio Cavazzoni da Bologna, vissuto pure nel sec. XVI e soprannominato Antonio da Bologna. Nei primi decenni del secolo XVI fu tra coloro che diedero maggiore impulso alla scuola bolognese di liuteria ed ebbe allievi anche stranieri, come Luca Mahler e Gaspard Duiffopprugcar; quest'ultimo anzi, in omaggio alla città che lo aveva erudito in quest'arte, prese il soprannome di Bononiensis. Lo Strocchi opina che il B. - il quale verso il 1530 divenne liutaio alla corte di Mantova - fosse stato l'inventore della viola da gamba, nonché, fra il 1527 e il 1528, di quel violino (simile in tutto al moderno, ma con il ponticello al di sotto delle f f)che egli chiamò "di primo tempo". Ma il Bonetti mise in evidenza gli errori che avevano spinto lo Strocchi ad assegnare il primato nella invenzione del violino alla scuola bolognese.
Infatti, uno degli elementi fondamentali su cui lo Strocchi si basava per la formulazione di tale ipotesi, e cioè un violino intarsiato nel coro della chiesa di S. Domenico a Bologna che egli supponeva del 1528, è invece opera del frate Antonio Cossetti, eseguita nel 1744.
Nel museo del conservatorio musicale di Bologna è esposta una viola da gamba del B. con le fasce a forma di chitarra, senza data; un'altra si trovava nell'antica collezione Heyer di Colonia.
Secondo lo Strocchi. che peraltro non documenta la sua asserzione, il B. sarebbe morto nel 1561.
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