CANTAGALLINA, Antonio
Architetto e pittore, fu probabilmente il minore dei tre figli nati da Giovanni Maria, nobile di Borgo Sansepolcro di origine perugina. Se ne ignorano il luogo e le date di nascita e di morte, ma è probabile che sia nato, come i fratelli Giovanni Francesco e Remigio, a Borgo Sansepolcro, secondo le notizie riferite da Pini-Milanesi, che lo dicono prete. Come pittore, il C. firmò insieme con il fratello Remigio un dipinto su tela rappresentante l'Ultima Cena nel refettorio delle monache di S. Bartolomeo a Borgo Sansepolcro, compiuto nel 1604 (Giglioli, p. 6). L'attività del C., tuttavia, fu soprattutto indirizzata all'architettura, anche se le fonti sono discordi nell'assegnargli varie opere, per le quali si chiamano in causa anche i nomi di altri architetti. La sua opera più antica sembra che sia stata la fabbrica del duomo di Livorno, peraltro attribuita anche ad A. Pieroni (cfr. Thieme-Becker); e sembra essere stata commissionata, al C. dal granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici (Ricci). L'edificio rimase incompiuto nella facciata. Per la stessa città il granduca commissionò nel 1605 al C. un edificio che doveva fungere da dogana e che quindi fu trasformato in palazzo reale e come tale usato almeno fino alla fine del secolo. Sembra che il C. abbia continuato la sua attività a Borgo Sansepolcro, dove risulta attivo nel 1609: infatti in quell'anno portava a termine la loggia del palazzo delle Laudi che era stato iniziato su disegni di Alberto Alberti (Giglioli): tuttavia vi deve essere qualche incertezza sulla paternità dell'opera, se G. Mancini (Memorie di alcuni artefici...,in Città di Castello..., II, Perugia 1832, p. 277 nota) riferisce quella costruzione al fratello Giovanni Francesco. Nel 1616 si ricorda in una lettera di un certo Silvio Nomi (cfr. Giglioli, p. 28) che il C. aveva dato il disegno della chiesa del convento delle cappuccine a Borgo Sansepolcro. Dopo questo ricordo, le fonti tacciono sull'attività e la vita del Cantagallina.
Fonti e Bibl.: F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno..., a cura di D. M. Manni, XIII, Firenze 1772, p. 35; Arch. di Stato di Firenze, Arch. di Gabinetto, n. 669: G. Vivoli [sec. XIX], Guida di Livorno antico e moderno... (cfr. edizione [parziale], Livorno 1956, pp. 27, 30); A. Ricci, Storia dell'architettura in Italia dal sec. V al XVIII, III, Modena 1859, p. 645 nota 1; G. Piombanti, Guida di Livorno, Livorno 1973, pp. 55, 220, 233; C. Pini-G. Milanesi, La scrittura di artisti ital. Secc. XIV-XVII, Firenze 1876, III, p. 271; L. Coleschi, St. della città di Sansepolcro, Città di Castello 1886, p. 255; O. H. Giglioli, Sansepolcro, Firenze 1921, pp. 6, 28, 43; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, V, p. 522; Encicl. Ital., VIII, p. 771.