CARLE, Antonio
Nacque il 3 maggio del 1854 a Chiusa di Pesio (Cuneo) da Giuseppe e da Maddalena Uciano. Studiò medicina e chirurgia a Torino, ove si laureò nel 1878. Dopo la laurea si recò in Francia, in Germania, in Austria, per perfezionarsi nelle tecniche chirurgiche. Conseguita la docenza in clinica chirurgica nel 1886, nel 1888 ebbe il titolo di chirurgo primario dell'ospedale Mauriziano di Torino e nel 1894 fu nominato professore di patologia speciale chirurgica nell'università torinese; infine nel 1900 ottenne la direzione della cattedra di clinica chirurgica della stessa università, succedendo a L. Bruno. Il 3 giugno 1908 fu nominato senatore del Regno.
Il C. emerse come uno dei più abili chirurghi dei suoi tempi. Poco concesse alla forma e alla ampollosità accademica: il suo insegnamento fu essenzialmente pratico e la sua opera costantemente volta al perfezionamento e al progresso delle tecniche chirurgiche.
Nella seconda metà del sec. XIX la chirurgia aveva subito radicali rinnovamenti soprattutto per l'introduzione dell'anestesia, dell'antisepsi e della emostasi: queste fondamentali conquiste avevano reso possibile l'esecuzione di interventi prima preclusi e l'affermarsi della grande chirurgia cavitaria. In questo periodo furono sperimentate con successo e sempre più largamente praticate le operazioni di resezione viscerale: pioniere in tale campo fu C. A. T. Billroth, professore di chirurgia a Zurigo e a Vienna, celebre per aver eseguito i primi interventi di resezione dell'esofago (Ueber die Resection des Oesophagus, in Arch. für klin. Chirurgie, XIII[1872], pp. 65-69) e del piloro (Offenes Schreiben an Herrn Dr. L. Wittelshöfer, in Wiener med. Wochenschr., XXXI[1881], pp. 161-165, 1427). Nella sua formazione il C. subì profondamente l'influenza del Billroth e coltivò con passione la chirurgia viscerale: grande operatore, egli si dedicò in modo particolare alla cura radicale delle malattie chirurgiche dell'addome, eseguendo interventi ampi e arditi. Vantò una casistica operatoria imponente, che costituì una preziosa raccolta di documenti clinici per la sua scuola, eccellendo soprattutto negli interventi di coledocotomia transduodenale (che per primo eseguì), di gastroenteroanastomosi, di isterectomia. Si segnalò anche per brillanti contributi clinici e sperimentali alla patogenesi del gozzo endemico, riuscendo a dimostrare l'azione gozzigena delle acque di alcune sorgenti. Autore di numerose pubblicazioni nelle quali illustrò le varie tecniche operatorie, redasse il capitolo Tumori epiteliali dell'utero nel Trattato italiano di chirurgia…(V, parte 3, Milano s. d., pp. 279-342).
Di particolare importanza fu una osservazione sperimentale del C.: nel novembre del 1883 egli inoculò ad alcuni conigli del materiale infetto ottenuto scarificando una pustula acneica di un uomo affetto da tetano, e riuscì a riprodurre negli animali la malattia, della quale dimostrò così la possibilità di trasmissione e il carattere infettivo (Studio sperimentale sull'eziologia del tetano, in Giorn. d. R. Accad. med. di Torino, s. 3, XXXII [1884], p. 174-180, in coll. con G. Rattone). Il tetano è comunemente indicato come "malattia di Nicolaier" e il suo agente etiologico come "bacillo di Nicolaier": in realtà, Arthur Nicolaier provocò il tetano in animali da esperimento nei quali aveva inoculato della terra, e nel pus che si formava nel punto di inoculazione osservò la presenza di bacilli che riuscì a coltivare in colture miste e che a loro volta erano in grado di provocare la malattia (Ueber infektiösen Tetanus, in Deutsche med. Wochenschr., X[1884], pp. 842-844). L'isolamento del bacillo del tetano fu operato successivamente, nel 1889, da Guido Tizzoni e Giuseppina Cattani.
Il C. morì a Torino il 23 febbr. 1927.
Bibl.: O. Uffreduzzi, A. C., in Giorn. d. R. Accad. med. di Torino, s. 5, XCI(1928), pp. 182-96; D. Giordano, Chirurgia, Milano 1938, ad Indicem;G. Vernoni, Trattato di patol. generale, II, Firenze 1954, coll. 1092 s.; H. Y. Parish, A history of immunization, London 1965, p. 166; I. Fischer, Biographisches Lexikon der hervorragenden Ärzte…, I, p.219; Enc. medica ital., IX, sub voce Tetano; Enc. Ital., IX, p. 28; X, p.153, sub voce Chirurgia; XXXIII, p. 919, sub voce Tiroide.