CAVALLUCCI, Antonio
Pittore. Nacque a Sermoneta nel 1752, morì a Roma nel 1795. Scolaro di Stefano Pozzi, subì influenze dal Batoni e dal Mengs. C'è nella sua arte qualcosa di quella sensibilità nordica che penetrò in Roma verso la fine del sec. XVIII. Fra le sue opere sono da ricordare: il S. Elia e il Purgatorio in S. Martino ai Monti, una Venere con Ascanio nel palazzo Cesarini a Roma; una Vestizione di S. Bona nel duomo di Pisa. Eseguì anche ritratti - per i Caetani, suoi protettori, per i Rospigliosi - forse il meglio delle sue cose.
Bibl.: G. Gherardo De' Rossi, Vita di A.C., Venezia 1796; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. preced.); Fedeli, La "Vestizione di S. Bona", Pisa 1917; H. Voss, Die Malerei der Barock in Rom, Berlino 1924, p. 664; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura italiana del Seicento e del Settecento alla mostra di palazzo Pitti a Firenze, Milano-Roma 1924.