• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

CISERI, Antonio

di Arduino Colasanti - Enciclopedia Italiana (1931)
  • Condividi

CISERI, Antonio

Arduino Colasanti

Pittore, nato a Ronco (Canton Ticino) il 25 ottobre 1821, morto a Firenze l'8 marzo 1891. Ottenne la cittadinanza italiana. Recatosi a Firenze nel 1833, fu ammesso all'Accademia del disegno dove compì tutto il corso. Nel 1841 espose all'Accademia di S. Matteo in Firenze un quadro di libera invenzione raffigurante Carlo V nell'atto di raccogliere il pennello di Tiziano. Dopo non molto conquistò il premio triennale dell'Accademia stessa, con una tela rappresentante S. Giovanni che rimprovera Erode. Preso dalla voga dei soggetti storici, non abbandonò tuttavia la pittura religiosa; anzi, dopo un periodo di silenzio e di raccoglimento iniziò la grande composizione che doveva rivelare appieno la sua preponderante personalità artistica: La strage dei Maccabei (1855-1863) per la chiesa di S. Felicita in Firenze. Nello stesso anno, mentre attendeva alla sua scuola privata d'arte, fondata nel 1860, dipinse i quadri di mezze figure al naturale: Date a Cesare e Giuseppe venduto. Il C. lasciò anche molti ritratti.

Si è rimproverata al C. una certa falsità di luce e di colore che è, del resto, intenzionale, e che egli spiegava agl'intimi con la necessità di idealizzare il vero attraverso la sua coscienza mistica. Fino dai suoi saggi giovanili si nota la sua sicurezza nell'affrontare i più gravi problemi di composizione, di rapporti prospettici e di ricerca delle forme. Anche nelle sue opere maggiori, quali il Trasporto di Cristo, esistente nel santuario della Madonna del Sasso, sopra Locarno (1869-71), la Strage dei Maccabei, l'Ecce homo (1880-90, Galleria d'arte moderna, Firenze), non abbandonò mai un certo fare accademico in cui riecheggiavano le formule della sua prima educazione alla scuola del Benvenuti e del Bezzuoli. Ma di fronte al vero, libero da ogni preoccupazione di precetti e di scuola, si rileva appieno la sua alta capacità di disegnatore impeccabile, di potente costruttore di forme, di profondo indagatore di anime. Così che i ritratti e gli studî innumerevoli che nella sua alta coscienza di artista condusse prima di accingersi a dipingere un quadro, debbono oggi considerarsi come la parte più eletta e centrale dell'opera sua. La sua scuola, che egli aveva ideata non come una riforma rivoluzionaria dell'insegnamento artistico ufficiale, ma come un semplice complemento all'Accademia, fiorì fino alla sua morte e diede scolari molti e pregevoli, fra i quali Nicolò Cannicci, Raffaello Sorbi, Edoardo Gelli, Tito Lessi.

Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912; G. Rosadi, La vita e l'opera di A. C., Firenze 1916.

Vedi anche
Enrico Pollastrini Pittore (Livorno 1817 - Firenze 1876), allievo di P. Benvenuti e G. Bezzuoli all'Accademia di Firenze, dove poi insegnò (dal 1845). Dipinse quadri storici, religiosi e ritratti con rigore accademico: Nello e la Pia (1851, Firenze, Galleria d'arte moderna), L'elemosina di s. Lorenzo (1862, Livorno, Santa ... Silvestro Léga Pittore (Modigliana 1826 - Firenze 1895), allievo prima di E. Pollastrini, poi di L. Mussini e di A. Ciseri, rimase per parecchi anni fedele alla maniera accademica dei suoi maestri, ma da Mussini apprese soprattutto l'amore per i primitivi e per un disegno e un colore limpidi e puri. Notevoli, per tali ... Signorini, Telemaco Pittore (Firenze 1835 - ivi 1901). Tra le più significative personalità del gruppo dei macchiaioli, di cui fu anche teorico, dipinse impressioni urbane e paesaggistiche (Novembre, 1870) e opere animate da un pungente verismo (Sala delle agitate, 1865), giungendo nell'ultimo periodo a effetti di accentuato ... Nicolò Cannicci Pittore italiano (Firenze 1846 - ivi 1906). Allievo di E. Pollastrini e di A. Ciseri, noto dapprima per quadri di genere, dipinti minuziosamente, subì poi l'influsso dei macchiaioli, e si volse ad un fare più rapido e sintetico, prediligendo soggetti campestri e idilliaci. Sue opere nelle gallerie d'arte ...
Tag
  • RAFFAELLO SORBI
  • CANTON TICINO
  • TITO LESSI
  • ECCE HOMO
  • CARLO V
Altri risultati per CISERI, Antonio
  • Cìseri, Antonio
    Enciclopedia on line
    Pittore (Ronco, Canton Ticino, 1821 - Firenze 1891). Lavorò dapprima col padre Giuseppe, quadraturista; fu poi allievo del Bezzuoli a Firenze. Dipinse quadri storici e religiosi (Il martirio dei Maccabei, 1852-63, in S. Felicita a Firenze; Trasporto di Cristo al sepolcro, 1864-70, alla Madonna del Sasso ...
  • CISERI, Antonio
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 26 (1982)
    Ettore Spalletti Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal padre, artigiano decoratore di stanze, ma anche pittore estemporaneo (suo, ad esempio, un Autoritratto del 1840 oggi ...
Vocabolario
sant’Antònio
sant'Antonio sant’Antònio. – Nome di alcuni santi, di cui noti soprattutto sant’Antonio da Padova (c. 1195-1231) e sant’Antonio abate (morto vecchissimo, a circa 105 anni, nel 356), che fa parte di alcune locuz. del linguaggio com.: con...
fióri di sant’Antònio
fiori di sant'Antonio fióri di sant’Antònio locuz. usata come s. m. pl. – Suffrutice della famiglia crocifere (Iberis semperflorens), con fiori candidi; originario del Mediterraneo, si coltiva nei giardini, e fiorisce da ottobre ad aprile....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali