COLOMBERTI, Antonio
Artista drammatico nato a Viterbo nel 1800, morto a Bologna nel 1892. Figlio d'un artista, a 17 anni entrò nella compagnia Pieri e Vedova. Nel 1825 coprì il ruolo di primo amoroso nella compagnia diretta da Giuseppe Salvini, che fece di lui un attore valente. Passò in seguito nelle compagnie della Internari, del Domeniconi e resse, in società con quest'ultimo, la compagnia dei Fiorentini di Napoli; ebbe infine una compagnia propria, e chiuse la sua vita artistica con Eugenio Casalini (1866-67).
Metastasio, Alfieri, Goldoni ebbero in lui un interprete efficace, sebbene troppo meditativo. Diceva il verso - soprattutto quello dell'Alfieri - commentandolo con l'intonazione e le pause e smorzandone il calore. Per questo si disse "lapidaria" la recitazione del C.: la quale in arte gli attirò il nome di Re Pausania. Compose egli stesso romanzi, commedie e drammi e molto ridusse dal francese. Ma il suo teatro rimase inedito, come inedite sono ancora le sue Memorie e un volume di notizie sui comici.