ANTONIO da Atri.
Pittore abruzzese, attivo tra il Trecento e il Quattrocento, da identificare probabilmente con l'artista atrense Antonio Martini che compare menzionato in due documenti: un lascito del 1426 e il necrologio del 1433, già conservato nell'Arch. Capitolare di Atri.A lui si devono gli affreschi della parete orientale del coro dell'abbazia cistercense di S. Maria d'Arabona (Manoppello, Pescara), datati al 1373 e firmati Antonius de Adria (Adria è uno dei nomi latini di Atri), raffiguranti rispettivamente una santa martire con ai piedi un monaco orante, una Crocifissione e una Vergine in trono con il Bambino. Cherubini (in Bindi, 1889) ritiene che la data debba essere corretta, sulla base delle notizie biografiche, al 1423 così da collocare l'opera nella piena maturità artistica di Antonio.Non documentati sono invece gli interventi di A. all'Aquila e nella Crocifissione del S. Agostino di Penne (Bologna, 1983), né la tradizionale attribuzione di alcuni dipinti murali nella cattedrale di Atri (Sorricchio, 1897; Pace, 1986). Di questi ultimi, sulla scorta di confronti iconografici e stilistici con le pitture firmate in S. Maria d'Arabona, gli viene attribuito in particolare l'affresco tardo trecentesco della Madonna del latte, assieme alle due figure di santi collocati lateralmente, dipinto su un pilastro presso il presbiterio della cattedrale.
Bibl.: G. Cherubini, Intorno alle pitture di Antonio de Atria in S. Maria Arabona, Album Pittorico Letterario Abruzzese di Chieti 1, 1858, pp. 54, n. 7; 103-104, n. 13; V. Bindi, Artisti Abruzzesi, Napoli 1883, p. 52; id., Monumenti Storici ed Artistici degli Abruzzi, Napoli 1889, pp. 654-655; L. Sorricchio, Notizie Storiche ed Artistiche intorno alla Cattedrale di Atri, Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti 12, 1897, pp. 1-9: 8; G. degli Azzi, s.v. Antonio da Atri, in Thieme-Becker, I, 1907, p. 580; V. Balzano, L'Arte Abruzzese, Bergamo 1910, p. 56; B. Costantini, La badia di S. Maria d'Arabona, Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere e Arti 33, 1918, pp. 281-297; G. Matthiae, La cattedrale di Atri, Bullettino della R. Deputazione Abruzzese di Storia Patria, s. IV, 22-23, 1931-1932, pp. 7-88: 85-86; B. Trubiani, La Basilica-cattedrale di Atri, Roma 1969, pp. 155-156, 185-186; F. Bologna, La Perdonanza di Celestino V nelle arti figurative e la Porta Santa del 1397 a Collemaggio, in La Perdonanza celestiniana a L'Aquila, L'Aquila 1983, p. 60 ss.; V. Pace, Pittura del Duecento e del Trecento in Abruzzo e Molise, in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, II, pp. 443-450: 449, 450 n. 9.P.