Montefeltro, Antonio da
Figlio di Federico Novello da M., nato circa il 1345, morto nel 1404.
Uomo di guerra e politico abilissimo, seppe inserirsi autorevolmente nelle lotte dei maggiori stati italiani e può essere ritenuto il vero fondatore dello stato di Urbino. Divenne signore della città nel 1375. Con lui la cultura si affermò nella corte di Urbino, e uno speciale interesse vi si dimostrò per la poesia in volgare. Soprattutto vivace vi fu la tradizione di D., già ben presente nella famiglia dei M. per il monumento imperituro elevato dal poeta a Guido il Vecchio e a Bonconte. Probabilmente fu al tempo di Antonio che entrò nella libreria di corte un antico codice della Commedia, esemplato nel 1352, l'attuale Urbinate latino 366 della biblioteca Vaticana, uno dei più antichi e notevoli del poema.
Poeta egli stesso, Antonio, che forse aveva ascoltato a Firenze le letture dantesche del Boccaccio, ci ha lasciato un capitolo ternario e un sonetto, che sono giunti fino a noi trascritti alla fine di un codice della Commedia, oggi conservato nella biblioteca Nazionale di Napoli. Di valore letterario assai modesto, quei componimenti, scoperti e pubblicati da Bartolomeo Borghesi, sono tutti un tessuto di reminiscenze di D. e testimoniano una continua consuetudine con la poesia dantesca.
Bibl. - [B. Borghesi], Rime del conte Antonio di M., Rimini 1819 (recens. di [G. Perticari], in " Giornale Arcadico " II [1819] 358-363); L. Michelini Tocci, Introduzione a Il D. Urbinate della Biblioteca Vaticana (Codice Urbinate latino 365), Città del Vaticano 1965, 10-13; G. Petrocchi, Sul testo dell'Urbinate latino 365, ibid., 149 ss.