CASTRO, Antonio de
Orafo portoghese, vissuto a Genova intorno alla metà del sec. XVI. Scarse notizie si hanno della sua attività artistica: soltanto da poco tempo, sulla base di un documento, si è potuto assegnargli un'opera che lo rivela eminente artefice dotato di squisito senso ornamentale. Di lui infatti, e non di Benvenuto Cellini, cui furono per molto tempo attribuiti, sono il bacile e l'anfora d'argento di proprietà Pignatti Morano, già Coccapani, a Modena (v. argento, tav. LVII): preziosi lavori di cesello, eseguiti da Antonio nel 1565 per commissione del patrizio genovese Franco Lercaro il quale volle che vi fossero ricordate le gesta del suo antenato Megollo Lercaro, finemente raffigurate negli undici scomparti del piatto e nei quattro dell'anfora, adorna inoltre di figure allegoriche e di ricche ornamentazioni.
Bibl.: M. H. Bernath, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente).