SALAZAR, Antonio de Oliveira (App. I, p. 986)
Durante la seconda Guerra mondiale, S. perseguì una politica di neutralità. Il successo di tale politica, oltre che in circostanze spesso apparentemente contraddittorie, trova fondamento nell'amicizia con la Spagna (incontro con Franco: 11 febbraio 1942). Nello stesso discorso (18 maggio 1945) col quale rese conto all'Assemblea nazionale dei risultati di quella che egli chiamò "neutralità collaborante" con gli Alleati, S. comunicò la revisione in senso democratico della costituzione. L'irrequietezza provocata dal riconoscimento della opposizione fece abbandonare a Salazar il tentativo di contenere i programmi di forze politiche diverse entro quello dell'Unione nazionale (partito governativo).
Con il rimpasto del 3 febbraio 1947 S. mitigò la politica interna, senza però democratizzarla in pieno, come hanno dimostrato le elezioni del febbraio 1949, e cedette a Caeiro da Mata il Ministero degli esteri, che dirigeva dal 1936. Per quanto il Portogallo sia stato ammesso all'ERP, l'atteggiamento di S. non è favorevole a quelle costruzioni supernazionali che da questo programma alcuni vorrebbero far germogliare.
Bibl.: C. Barbagallo, Un dittatore costituzionale: O. S., in Nuova rivista stor., XXVII, fasc. 3-6, 1943 (1945), pp. 222-41; R. Bova Scoppa, Colloqui con due dittatori, Roma 1949.