DORIA, Antonio
Cugino di Raimondo (v.) e perciò appartenente ad un ramo secondario e decaduto della grande famiglia, fu a Genova libraio, degno di ricordo perché nella sua libreria si raccoglievano intorno al 1830 tutti i desiderosi di novità politiche, a cominciare dal Mazzini e da Iacopo Ruffini. La libreria, sebbene sorvegliata e perquisita più volte e anche chiusa per qualche periodo, rimase centro di riunione degli elementi liberali; e il D., quando Vincenzo Ricci divenne ministro dell'Interno nel primo ministero costituzionale, fu suo corrispondente e informatore da Genova. Importanti lettere gli mandava anche Federico Campanella da Roma nel 1849.
Bibl.: A. Luzio, G. Mazzini carbonaro, Torino 1920, p. 44 segg.; E. Passamonti, Un amico della fanciullezza di G. Mameli, nel volume Goffredo Mameli e i suoi tempi, Venezia 1927, p. 47 segg.; Catalogo del Museo del Risorgimento di Genova, I, 1915; II, 1925; A. Codignola e P. Nurra, Catalogo della mostra ligure del Risorgimento, Genova 1927.