AMBROSETTI, Antonio e Bernardo
Industriali lanieri, di antica e nobile famiglia di Sordevolo, nella valle dell'Elvo, nel Biellese. II padre Giovambattista aveva ottenuto dal duca di Savoia Vittorio Amedeo II di poter usare l'arma posseduta dai suoi antenati sin dal sec. XIV. Probabilmente già da tempo gli A. praticavano a Sordevolo, rinomato centro laniero, la filatura e la torcitura della lana; ma verso la fine del sec. XVII, favoriti anche dalla politica economica di Vittorio Amedeo II che diede stabilità ed incremento alla produzione piemontese di lana per mezzo di commesse militari garantite, ne iniziarono la lavorazione su scala industriale. L'8 apr. 1691 il duca di Savoia dava licenza ai due fratelli A. di impiantare a Sordevolo una nuova fabbrica di panni grigi di lana per divise militari, mentre essi si obbligavano a fornire diecimila rasi di panno dell'altezza di due metri a lire 3,5 l'uno.
Queste lane, denominate poi "ambrosette", furono assai apprezzate e la loro produzione andò man mano aumentando per la continua richiesta dell'esercito soprattutto durante gli anni della guerra di successione spagnola. Nel 1723, dei mille telai in attività a Biella, dove si era costituita ad opera di Vittorio Amedeo II una "Società industriale'' di lanieri, una buona parte tessevano appunto "ambrosette''.
I lanifici A., favoriti da ulteriori privilegi sovrani, prosperarono per tutto il sec. XVIII e nei primi decenni dell'Ottocento. Nel 1820 dei duecentocinquanta telai in attività a Sordevolo novanta erano nei lanifici A. e Vercellone, che vi impiegavano settecentoventi operai su un totale di duemilaquattrocento.
Bibl.: S. Pozzo, Biella. Memorie storiche ed industriali,Biella 1881, pp. 205e 216; L. Barella M. Zucchi, Blasonario biellese,Torino 1929, p. 2; G. Quazza, Le riforme in Piemonte nella prima metà del Settecento.Modena 1957, II, pp. 258 ss., 282.