Figlio dell'oratore Marco Antonio e zio del triunviro omonimo. Partigiano di Silla, si arricchì con le proscrizioni derivandone noie giudiziarie e la nota censoria (70 a. C.). Pretore (66) e console (63), combatté e sconfisse Catilina a Pistoia. Nel 59, per oscuri motivi, fu mandato in esilio a Cefallenia. Tornato a Roma per grazia di Cesare (44), fu censore nel 42.