ANTONIO I, katholikos di Georgia
Nato alla fine del 1719, morto il 1 marzo 1788. Era figlio del re Jese di Karthli. Antonio divenne nel 1740 vescovo metropolitano di Kuthais e nel 1744 katholikos. Mentre si adoperava a riformare la chiesa georgiana e ad innalzare il livello della cultura del clero, cadde sotto l'influsso dei missionarî cattolici residenti a Tiflis e venne destituito dal suo ufficio nel 1755. Egli si recò allora in Russia a giustificarsi dinanzi al Santo Sinodo e venne eletto arcivescovo da Vladimiro nel 1757. Nel 1762 fu richiamato quale katholikos di Georgia. Con numerose traduzioni dal greco, dall'armeno, dal latino e dal russo, Antonio si adoperò - oltre che con opere prettamente religiose - a far conoscere nel suo paese anche la letteratura profana dell'Europa occidentale. Le sue opere originali più importanti sono: Tsqobilsitqvaoba (pubblicato da P. Joseliani, Tiflis 1853), che contiene un sommario di storia della Georgia in versi e la Grammatica georgiana (Karthuli ghrammatika pubblicata dal vescovo Alessandre, Tiflis 1885).