Generale e uomo politico sudamericano (Cumaná, Venezuela, 1795 - Berruecos, Colombia, 1830). Partecipò alle insurrezioni antispagnole in Venezuela del 1811 e del 1813; costretto all'esilio (1814), nel 1818 raccolse fondi e armi per S. Bolívar nelle Antille e nel 1821 ebbe da questo l'incarico di sottrarre al dominio spagnolo i territorî dell'attuale Ecuador. Liberata Guayaquil, S. marciò su Quito, ove nel maggio 1822 sconfisse i realisti; passato nel Perù, contribuì al successo di Junín (ag. 1824) e ottenne la decisiva vittoria di Ayacucho (dic. 1824). Inviato nell'Alto Perù per distruggere gli ultimi focolai di resistenza spagnola, nell'apr. 1826 S. fu eletto presidente a vita di quel territorio, costituitosi in Repubblica di Bolivia. Incapace di porre un freno all'instabilità politica interna e di contrastare un'invasione di truppe peruviane, preceduta e facilitata da una serie di ribellioni militari, nel 1828 S. si dimise, ritirandosi a Quito. L'anno seguente sconfisse i Peruviani, che minacciavano di invadere il territorio dell'Ecuador; dissoltasi la federazione della Gran Colombia (1830), S. partecipò alle infruttuose trattative svoltesi a Bogotá per ristabilire un'unione federale tra Venezuela, Ecuador e Colombia, ma fu assassinato mentre rientrava a Quito.