Musicista (forse Venezia 1667 circa - ivi 1740). Figlio di Matteo L., maestro alla corte di Hannover, fu allievo di G. Legrenzi. Dal 1687 in poi fu attivo quasi sempre a Venezia in S. Marco, dapprima quale cantore, poi (dal 1692) organista e infine (dal 1736) maestro di cappella. Acclamato in patria e fuori come operista (oltre una ventina di lavori), dette però il meglio del suo genio alla composizione chiesastica e alla vocale da camera: i Miserere, i Crucifixus, alcuni madrigali e duetti sono ancora oggi eseguiti per il loro lirico fervore. La sua arte era del resto fedele, pur nella frequente arditezza delle armonie, allo spirito della tradizione, e specialmente nella musica sacra conservò sempre una severità degna dei migliori tempi dell'arte religiosa.