MACCIONI (Machoni, Machony, Macioni), Antonio
Nacque a Iglesias, in Sardegna, il 10 ott. 1671. Nell'atto relativo al battesimo (20 ottobre, nella parrocchia S. Chiara), redatto in catalano, i nomi dei genitori risultano Joani Machony e Antioga Patery; la famiglia era quindi probabilmente catalana, ma la forma originaria del cognome è incerta. Compì i primi studi a Cagliari. Il 23 o il 24 nov. 1688, iniziò il noviziato nella Compagnia di Gesù della stessa città; il 30 nov. 1690 entrò nella Domus probationis Calaritana, dove prese i primi voti. Studiò filosofia per tre anni e teologia per quattro e insegnò retorica per un biennio. Il 21 dic. 1695 con una lettera al generale dell'Ordine chiese di essere inviato missionario nelle Indie occidentali. Si imbarcò per Cadice e di lì per l'America del Sud, inviato nella provincia del Paraguay (più estesa dell'odierno omonimo Stato). Giunse a Buenos Aires il 24 sett. 1698; dal momento dell'arrivo in America meridionale, nei documenti il suo nome ha sempre la forma Machoni. L'11 dic. 1701 fu ordinato sacerdote; dal 1704 al 1706 insegnò filosofia nel collegio Massimo di Córdoba nel Tucumán (oggi in Argentina); l'8 dic. 1708, a Salta, prese il quarto voto, di speciale obbedienza al papa, secondo le regole della Compagnia. Dal 1712 al 1719 contribuì in misura notevole a fondare la reducción Miraflores (una delle comunità autonome di indios rette dai gesuiti), in prossimità della regione del Gran Chaco, impegnandosi nel suo sviluppo e nella conversione delle popolazioni vicine. Dal 1719 al 1722 fu socio del provinciale del Paraguay J. (de) Aguirre, dal 1722 al 1726 rettore del collegio di Salta e dal 1726 al 1728 maestro di novizi a Córdoba.
Dal 5 giugno 1731 al 25 marzo 1734 fu in Europa quale procurator in Urbe, cioè procuratore generale a Roma della provincia del Paraguay, su proposta avanzata dal vescovo di Córdoba con lettera del 26 ott. 1730. Nel 1732 pubblicò un volume sull'opera di sette confratelli, nati in Sardegna e morti nelle missioni delle Indie: B. Tolo di Cagliari, L. Chessa di Sassari, G.A. Manchiano di Alghero, G.A. Solinas di Oliena, M.A. Serra di Iglesias, G. Tolo di Posada, G.G. Guglielmo di Tempio (Las siete estrellas de la mano de Jesús. Tratado( de la misma Compañía, Córdoba nel Tucumán 1732). Nello stesso anno, per ordine dei superiori, pubblicò una grammatica e un dizionario della lingua degli indigeni delle province del Tucumán (Arte, y vocabulario de la lengua lula y tonocoté(, Madrid 1732; rist. Buenos Aires 1877).
L'opera, oggi rara, molto lodata per lo stile conciso, la chiarezza delle regole e l'esattezza nel fissare la corrispondenza fra i termini indigeni e quelli della lingua spagnola, agevolò l'attività missionaria nelle cinque nazioni indie che vivevano nella regione del Gran Chaco, sulle rive del fiume Pilcomayo: Lula, Toconota, Isistina, Oristina, Toquitina. Conteneva anche due appendici su catechismo e dottrina cristiana in lingua "Lula y Toconote", ed era ricca di informazioni (il M. riferì tra l'altro che delle cinque popolazioni che parlavano tale lingua, la più importante contava oltre 50.000 anime). Nel 1733 curò la pubblicazione di un'opera del padre P. Lozano, Descripción chorográfica del terreno( del Gran Chaco, Gualamba: y de los ritos(, Córdoba nel Tucumán 1733 (cfr. Au. De Backer - Al. De Backer, VI, p. 285, s.v. Lozano, P.; Sommervogel, V, coll. 130 s., n. 1, s.v. Lozano, P.). Questa suscitò notevole interesse perché forniva numerose notizie sulle condizioni di vita dei nativi e sulla fertilità e l'estensione delle terre, con precise indicazioni topografiche di luoghi ancora poco conosciuti. Sempre nel 1733 il M. pubblicò, ancora a Córdoba nel Tucumán, un'opera di devozione mariana, Día virgíneo o sábado mariano. Obra parthénica( de la Reina de los cielos, oggi rara e poco nota (fu ristampata a Madrid nel 1753 e a Buenos Aires nel 1878).
Tornato in America meridionale nel 1734, fu di nuovo maestro di novizi a Córdoba; il 10 genn. 1739 divenne provinciale del Paraguay, fino al 2 febbr. 1743. Nel 1739 pubblicò un'introduzione alla retorica e al suo uso ai fini della predicazione, per i confratelli, Palatii eloquentiae vestibulum, sive Tractatus duo de methodo variandae orationis( valde utiles (Córdoba nel Tucumán 1739). Dal 1743 al 1747 fu rettore del collegio Massimo e dell'Università di Córdoba. Nel 1750 pubblicò, in tre volumi, un'opera di insegnamento ascetico e pratico: El nuevo superior religioso instruído en la práctica, y arte de gobernar( Santitad, y experiencia, Puerto Santa María 1750 (rist., Matriti 1753).
Il primo volume tratteggia le virtù che deve possedere il buon superiore, il secondo i suoi doveri, il terzo "le sagge maniere con che debbe governarsi sopra le delazioni che si fanno contro ai religiosi subordinati" (Martini, p. 262). Dell'opera, elegante ma prolissa, sono state lodate "la sua esattezza nel riferire i fatti, e l'amore che [il M.] serbò saldissimo per la sua terra natale, sebbene diviso da lei per tanto cielo e per così lunghi anni" (Tola, p. 203).
Il M. morì a Córdoba nel Tucumán il 25 luglio 1753 (e non nel 1755 come risulta erroneamente in Tola, p. 203; Sommervogel, col. 263; Indice biografico italiano, p. 2081).
Fonti e Bibl.: I dati principali della biografia del M. si trovano in Roma, Archivum historicum Societatis Iesu; per i dati relativi alla nascita: Paraq., 2, c. 484, n. 21; 4, II, c. 481; 6, cc. 40v, n. 120; 68, n. 248; 79, n. 2; e non il 1( nov. 1672 come risulta erroneamente in Sard., 6, cc. 26, n. 26; 87, n. 6; 109v, n. 18; per i dati relativi alla morte: Paraq., 13, c. 146; Hist. Soc. I., 53a, Defuncti (1733-1772), p. 106; per le vicende della vita: Sard., 2, c. 237, n. 26; 6, cc. 26, n. 26; 87, n. 6; 109v, n. 18; Paraq., 4, II, c. 481; 6, cc. 9, n. 57; 40v, n. 120; 68, n. 248; 79, n. 2; F.G., Indipetae, 29: Hispania (1605-1726), 759, c. 579; Iglesias, Arch. stor. diocesano, Mss., n. 1.35 (per i nomi dei genitori); J.P. Fernández, Relación historial de las misiones de los indios que llaman chiquitos, Madrid 1726, pp. 425-434; P. Tola, Diz. biografico degli uomini illustri di Sardegna, ossia Storia della vita pubblica e privata di tutti i sardi che si distinsero(, Torino 1838, II, pp. 203 s.; G. Manno, Storia di Sardegna, Capolago 1840, III, p. 485; Au. de Backer - Al. de Backer, Bibliothèque des écrivains de la Compagnie de Jésus, Liège 1861, VI, pp. 285 (s.v. Lozano, P.), 287 s. (s.v. M., A.); C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, V, Bruxelles-Paris 1894, coll. 130 s. (s.v. Lozano, P.), 263 s. (s.v. M., A.); Museo Mitre, B. Mitre, Catálogo razonado de la sección lenguas americanas, Buenos Aires 1909-10, II, pp. 110-122; P. Pastells - F. Mateos, Historia de la Compañía de Jesús en la provincia del Paraguay (Argentina, Paraguay, Uruguay, Perú, Bolivia y Brasil), Madrid 1923-48, IV, 1683-1704, pp. 384 (lettera 2768 dell'11 sett. 1697), 392 s. (lettera 2776 del 21 nov. 1697); VI, 1715-1731, p. 614 (lettera 3857 del 26 ott. 1730); VII, 1731-1751, ad ind.; G. Furlong, Entre los Lules de Tucumán. Según noticias de los misioneros jesuitas: A. Machoni(, Buenos Aires 1941, pp. 21 s., 28-31, 51-59, 71-74; Id., Entre los Tehuelches de la Patagonia. Según noticias de los misioneros e historiadores jesuitas:(, A. Machoni(, Buenos Aires 1943, ad ind.; L. Schmitt et al., Synopsis historiae Societatis Iesu, 3, Series praepositorum provincialium. Assistentiae Hispaniae, Lovanii 1950, col. 669; A. Palau y Dulcet, Manual del librero hispanoamericano, Barcelona 1954-55, VIII, p. 45; S. Canals Frau, El p. Machoni y los indios lules y tonocotés, in Miscellanea Paul Rivet octogenario dicata, Ciudad de México 1958, II, pp. 97-107; G. Furlong, Misiones y sus pueblos de guaraníes, Buenos Aires 1962, p. 343; R. Streit, Bibliotheca missionum, Roma 1963, I, p. 693; III, pp. 66 n. 239, 93 s. n. 335; P. Martini, Biografia sarda (1838), II, Bologna 1971, pp. 259-263; H. Storni, Jesuitas italianos en el Río de la Plata, in Archivum historicum Societatis Iesu, XLVIII (1979), pp. 31 s.; Id., Catálogo de los Jesuitas da la Provincia del Paraguay (Cuenca del Plata) 1585-1768, Roma 1980, pp. 169 s.; F. Aguilar Piñal, Bibliografía de autores españoles del siglo XVIII, Madrid 1989, V, pp. 336 s.; L. Polgár, Bibliographie sur l'histoire de la Compagnie de Jésus, III, Les personnes, G-Q, Roma 1990, p. 465; E. Udaondo, Diccionario biográfico colonial argentino, Buenos Aires 1945, pp. 534 s.; Enc. universal ilustrada europeo-americana, XXXI, p. 1279; Indice biográfico de España, Portugal e Iberoamérica, München 2000, VII, p. 2169; Indice biografico italiano, München 2002, VI, pp. 2080 s.; Enc. Italiana, IV, p. 242.