MAGHELLA, Antonio
Uomo politico, nato a Varese Ligure il 10 settembre 1766, morto a Borsa presso Varese il 9 aprile 1850. Studiò filosofia nel collegio dei padri delle missioni, e si laureò in diritto a Genova. Nel 1797, scoppiati colà i moti repubblicani, il M. andò a Vienna in qualità di segretario di Antonio Ferrari, incaricato d'una missione diplomatica, e tornato l'anno appresso in Liguria fu (1799) eletto deputato al consiglio dei iuniori, schierandosi nel partito moderato. Dopo Marengo il M. fu membro della commissione governativa nominata dal Bonaparte, e vi assunse la direzione del Ministero di polizia. Nella nuova costituzione del 1802 fu membro del senato genovese, con l'incarico della polizia generale. Andò con una deputazione a Milano nel 1805, a far atto di ossequio a Napoleone I, e dopo l'annessione della Liguria alla Francia ebbe la nomina a membro della Regia dei sali e tabacchi nei dipartimenti al di qua delle Alpi. Membro del Corpo legislativo francese, deputato al Corpo legislativo per il dipartimento degli Appennini, il M. ebbe l'offerta da G. Murat, proclamato re di Napoli, del posto di prefetto di polizia e di consigliere di stato. Durò in queste cariche fino al 1812, quando Napoleone I, per sospetti che aveva su lui, lo chiamò a Parigi, dove rimase fino al 22 dicembre 1813. Tornato a Napoli, persuase il re ad accostarsi all'Austria e all'Inghilterra, e dopo il trattato del gennaio 1814 lo consigliò invano di rinunziare ai suoi diritti sulla Sicilia. Andò subito dopo in missione presso lord Bentinck a Livorno, per notificargli la convenzione austro-napoletana, e altre missioni ebbe poi nelle Marche, che egli avrebbe voluto, contro il volere del sovrano, fossero restituite al pontefice. Il 16 giugno 1815 dovette lasciare Napoli per essere trasferito a Mantova e di là consegnato al governo sardo che lo internò a Fenestrelle, mentre quello borbonico gli sequestrava le sostanze. Tornato libero dopo lunghe pratiche, si ritirò a Varese Ligure, di cui nel 1834 Carlo Alberto lo nominò sindaco.
Bibl.: M. H. Weil, A. M., documents biogr. inédits, Torino 1912.