MARAINI, Antonio
Scultore e critico d'arte, nato in Roma il 5 aprile 1886. È un autodidatta ed esordì nel 1910 col Perseo, premiato all'esposizione universale di Bruxelles. Con quell'opera il M. poneva solidamente i principi della sua arte destinati a rimanere, nella loro essenza, immutati. Preoccupato di essere soltanto uno scultore italiano, capace di comporre secondo una visione decorativa, il M. concepisce la scultura in funzione architetturale. Perciò è sempre nelle sue opere un sentimento unitario che si manifesta in semplificazioni di linee larghe e pacate, in limpide trasfigurazioni ideali. Egli fa della scultura architettonica in quanto concepisce e sente architettonicamente, dà alla figura umana il senso statico della colonna, di un motivo decorativo nato insieme col pilastro, con l'architrave, con la vòlta che esso è destinato ad adornare.
Fra le sue opere ricordiamo: La Famiglia, Milano, Galleria d'arte moderna (1919); Maternità, Roma, Galleria naz. di arte moderna (1920); La Pietà (1925); sepolcro di Giacomo Puccini a Torre del Lago; gruppi decorativi per il palazzo delle Assicurazioni in Milano (1928); tomba De Ferrari in Genova (1928); statue monumentali per l'ingresso della Galleria Vittorio Emanuele in Genova (1931); Porta in bronzo della basilica di San Paolo in Roma (1931).
Apprezzato critico d'arte, il M. è segretario dell'Ente per l'esposizione internazionale d'arte in Venezia e segretario nazionale del Sindacato artisti.
Bibl.: L. Brosch, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XXIV, Lipsia 1930; A. Colasanti, A. M. scultore, in Architettura e arti decorative, 1931.