MOLINARI, Antonio
Pittore, nato a Venezia nel 1665, ancora operava nel 1727. Non è facile precisare quanto abbia potuto apprendere dal padre suo, Giambattista, anch'egli pittore (nato nel 1636, morto dopo il 1682). Risulta dalle fonti che fu discepolo dello Zanchi e di tale relazione s'avvertono gli effetti nelle opere sue più vigorose e più intense d'ombre, come la Visitazione nella chiesa di S. Zaccaria. Ma è più frequente nelle opere del M. una vivace gaiezza di tinte, che, se riesce piacevole nella vasta scena della Moltiplicazione dei pani e dei pesci nella chiesa di S. Pantalon, diviene leccata e d'un'artificiosità accademica nella grandissima tela raffigurante David e il trasporto dell'Arca, opera famosa che era già nella chiesa del Corpus Domini e dopo essere stata nella sala grande della Biblioteca Marciana si trova ora nei depositi del Palazzo Ducale. In complesso il M. fu artista secondario e superficiale tanto che da lui ben poco poté apprendere il Piazzetta che fu suo discepolo. Tra le opere del M., tuttora conservate a Venezia (diverse sono andate perdute), sono pure notevoli i dipinti ai lati dell'altar maggiore della chiesa dell'Ospedaletto, la Madonna e alcuni santi in quella di S. Moisè, e specialmente il Gesù davanti a Caifas nelle Gallerie dell'Accademia.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con bibl.). Inoltre: G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Milano-Roma s.a. (1927); G. Fiocco, La pittura veneziana del Seicento e Settecento, Verona 1929; M. Nugent, Alla mostra della pitt. ital. del '600 e '700, II, San Casciano 1930.