Uomo politico e militare colombiano (Bogotá 1765 - Leiva 1823); nel 1793, per aver tradotto e pubblicato la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, fu accusato di tradimento e incarcerato. Scoppiata la rivolta contro il dominio spagnolo, nel sett. 1811 fu nominato presidente della Repubblica di Cundinamarca; centralista, tentò invano di ottenere un forte potere esecutivo per la Federazione delle Province Unite della Nueva Granada, costituitasi nel nov. 1811. Costretto a combattere sia contro i federalisti sia contro gli Spagnoli, nel maggio 1814 fu sconfitto e catturato dalla popolazione di Pasto, rimasta fedele a Madrid. Tornato in patria dopo la carcerazione a Cadice (1816-20), fu chiamato da S. Bolívar a presiedere il congresso di Cúcuta (maggio - ott. 1821) che doveva elaborare una costituzione per la Repubblica di Colombia, nata dall'unione dei dipartimenti del Venezuela e della Nueva Granada.