Panizzi, Antonio
Bibliotecario e patriota (Brescello, Modena, 1797 - Londra 1879). Laureatosi in giurisprudenza a Parma nel 1818, si affiliò alla carboneria e nel 1821 fu costretto all’esilio. Giunto a Lugano, vi stampò nel 1823 una severa requisitoria intitolata: Dei processi e delle sentenze degli imputati di lesa maestà e di aderenza alle sette proscritte negli Stati di Modena (ripubblicata da Carducci nel 1897 con il titolo: Le prime vittime di Francesco IV duca di Modena). Trasferitosi in Inghilterra, dove lo raggiunse la notizia della condanna a morte in contumacia, nel 1828 fu incaricato dell’insegnamento della Lingua e letteratura italiana all’University College di Londra. Nel 1831 fu nominato assistente nella biblioteca del British Museum, di cui divenne direttore nel 1856. Sulla base di un suo disegno del 1852, fu costruita la nuova grande sala di lettura di forma circolare, capace di accogliere centinaia di lettori, inaugurata nel 1857. Abbandonò il servizio nel 1866. In questi anni anni, oltre a collaborare a riviste inglesi, curò l’edizione critica dell’Orlando Innamorato e dell’Orlando Furioso, quella dei Sonetti e canzoni del Boiardo, e scrisse saggi bibliografici. In corrispondenza con Cavour, d’Azeglio, Mazzini, Garibaldi e altri illustri patrioti, si adoperò a rendere l’opinione pubblica inglese favorevole alle aspirazioni nazionali italiane. Nominato senatore nel 1868, ebbe nel 1869 in Inghilterra il titolo di baronetto.