Pascale, Antonio
Pascale, Antonio. – Scrittore e giornalista (n. Napoli 1966). Esordisce nel 2001 con La città distratta, vincitore dei premi Sandro Onofri e Isola di Procida - Elsa Morante, un agrodolce réportage narrativo che dipinge le contraddizioni della realtà casertana, luogo d’infanzia e metafora della provincia del Sud Italia. Conosce il successo di critica e pubblico con la silloge di racconti La manutenzione degli affetti (2003), una sorta di romanzo corale sulle più essenziali dinamiche affettive di personaggi marginali, sospeso tra il gusto per il dettaglio ironico e l’inaspettata divagazione melanconica. Con Passa la bellezza (2005), vincitore del premio Croce, P. affronta con più decisione temi che rimarranno una costante delle sue opere successive quali la fiducia nella razionalità, una certa tensione civica e la persistente attenzione verso la dimensione emotiva come principio taumaturgico. Simili temi e personaggi autobiografici ritornano nel romanzo S'è fatta ora (2006), che si aggiudica il premio Brancati, e nell’atipico diario di viaggio Non è per cattiveria: confessioni di un viaggiatore pigro. La vena civica, sommata all’impegno professionale contro oscurantismi antiscientifici e movimenti anti-OGM, ritorna nei brillanti saggi Scienza e sentimento (2008), vincitore del premio Bari e del premio Le due culture, Qui dobbiamo fare qualcosa, sì ma cosa (2009), Questo è il paese che non amo. Trent'anni nell'Italia senza stile (2010), Democrazia: cosa può fare uno scrittore? (2011), e Pane e pace. Il cibo, il progresso, il sapere nostalgico (2012). P. collabora con il Corriere della Sera, il Mattino, lo Straniero, Limes e alcuni blog.