RANIERI, Antonio
Romanziere e storico, nato a Napoli nel 1806, morto ivi il 4 gennaio 1888. Fu, negli anni giovanili, esule dal regno di Napoli, in Toscana, in Francia e in Inghilterra; fu deputato del sesto collegio di Napoli dal 1861 al 1881 e senatore del regno dal 1882. Nel 1828 aveva conosciuto a Firenze il Leopardi, e dal dicembre 1830 alla morte di lui, con l'interruzione di quasi un anno tra il 1832 e il 1833, visse con lui in contubernio, assistendolo fraternamente, a Firenze, a Roma, e dall'ottobre del'33 a Napoli. Tra il 1843 e il 1845 curò, presso il Le Monnier, un'edizione in due volumi delle Opere approvate del suo grande amico, e ne scrisse una breve biografia. Scrisse anche, quasi quarant'anni più tardi, un libretto di ricordi sui suoi rapporti con lui, Sette anni di sodalizio con G. L. (1880; 2ª ed., Napoli 1930): ma è un libretto che gli fa torto, perché la preoccupazione di apparire davanti ai posteri piuttosto il mecenate che il compagno di vita e di traversie del poeta, e il dispetto perché da alcune lettere di questo, date alla luce qualche tempo prima, la verità emergeva diversa, gli dettarono recriminazioni meschine e ingiuste togliendo valore alla sua testimonianza.
Altre sue opere sono: un romanzo a forti tinte, Ginevra o l'Orfanella della Nunziata (1839), che gli procurò qualche mese di carcere, ma fu bell'atto di civismo in quanto rivelava le deficienze e le vergogne dei servizî assistenziali sotto il regime borbonico a Napoli; un saggio Della storia d'Italia dal quinto al nono secolo, ovvero da Teodosio a Carlo Magno (1841), un romanzetto educativo, Frate Rocco (1842) e alcuni Discorsi circa le cose dell'Italia meridionale (1862). Il R. lasciò un imponente carteggio con gli uomini più rappresentativi del suo tempo, che legò alla Biblioteca Nazionale di Napoli dove si conserva.
Bibl.: F. Chieco, A. R., saggio biografico, Bari 1864; F. Carugno, Nuovi documenti per la biografia di A. R., Torino 1904; G. Di Biasio, Lettere inedite di A. R. a Vincenzo Grosso, Roma 1927; F. Moroncini, Il L. e il R., Fanny e Lenina, in Pégaso, agosto 1932; G. Doria, A. R. e i Toscani, ibid., agosto 1929. - Per il romanzo più noto, cfr. specialmente D. Bianchi, La "Ginevra" di A. R., in Rassegna, XXXII (1924), pp. 15-25; per i rapporti con il L. e l'edizione delle Opere di lui e per le polemiche che ne derivarono, v. la bibliografia della voce leopardi; inoltre: F. Moroncini, Il retroscena e il supplemento del libro del R. sul "Sodalizio", in Nuova Antologia, 1° aprile 1933; A. Consiglio, La vera storia del Sodalizio, in Italia letteraria, 24 dicembre 1933.