RIZZI-ZANNONI, Antonio
Geografo e cartografo, nato a Padova il 2 settembre 1736, morto a Napoli il 20 maggio 1814. Studiò a Padova e sotto la guida del marchese Poleni si applicò all'astronomia. Viaggiò poi a lungo in Italia e in varî paesi d'Europa e nel 1757 lo troviamo in Polonia incaricato dal re Augusto di eseguire la triangolazione per appoggiarvi la costruzione di una carta dello stato. Passato in Germania, attese a varî lavori e pubblicazioni che gli assicurarono una larga reputazione nel mondo scientifico. Entrato al servizio del principe Enrico di Prussia come ingegnere geografo militare, fu fatto prigioniero dai Francesi nella battaglia di Rosbach e condotto a Parigi, dove poi si stabilì occupandosi sempre di lavori cartografici. L'abate Galiani, allora segretario di ambasciata del re di Napoli presso la corte francese, lo incaricò di costruire una carta di quel reame valendosi dei molti antichi materiali topografici che si conservavano in quegli archivî. La carta, in 4 fogli alla scala di 1:425.000 circa, fu pubblicata nel 1769 ed accrebbe la sua notorietà. Nel 1772 fu nominato dal re ingegnere idrografo al Deposito della marina; ma dopo quattro anni lasciava Parigi e faceva ritorno a Padova, dove concepì il disegno di costruire una carta generale d'Italia basata su regolari operazioni astronomiche geodetiche; una carta topografica a grande scala del territorio padovano cominciò intanto a pubblicare nel 1780. Ma lo distrasse da questi suoi propositi l'invito pervenutogli dal governo napoletano di recarsi a Napoli per rivedere e correggere la carta di quel reame, che aveva pubblicata nel 1769. Una prima ricognizione gli mostrò peraltro l'inattuabilità del proposito e la necessità d'intraprendere regolari operazioni astronomiche geodetiche su cui fondare la costruzione di una carta regolare, analoga a quella che si stava allestendo in Francia sotto la direzione del Cassini. Convenne in questi propositi il governo del regno e per attuarli fu istituita un'apposita "Officina topografica" sotto la direzione del R.-Z. I lavori per la costruzione della carta, subito iniziati, continuati per un trentennio, si conclusero nel 1812 allorché ne fu pubblicato l'ultimo foglio. La carta porta il titolo di Atlante geografico del regno di Napoli e si compone di 32 grandi fogli incisi in rame sviluppati nella proiezione di Cassini alla scala di un'oncia napoletana per 1,5 miglia (1: 126.000) e delle dimensioni di 30 × 20 once (corrispondenti quindi a 45 × 30 miglia) con l'orografia rappresentata artisticamente mediante un tratteggio semiprospettico detto alla "cavaliera". Sebbene i progressi conseguiti dalla cartografia dal tempo in cui la carta era stata iniziata fossero notevoli, il plauso che incontrò la sua pubblicazione fu assai grande. L'attività del R.-Z. si esplicò poi sino alla sua morte in un vasto campo di lavori cartografici e metrici e la sua "officina", cui successe dopo la sua morte il "R. Officio Topografico", si può considerare il nucleo primo dell'Istituto geografico militare italiano.
Bibl.: A. Blessich, Un geografo italiano del '700, G. A. R.-Z., in Boll. R. Soc. geogr. it., 1898; A. Mori, La cartografia ufficiale in Italia e l'Ist. geogr. milit., Roma 1922.