Tarantino, Antonio
Tarantino, Antonio. – Drammaturgo, attore e pittore (n. Bolzano 1938). Si rivelò autore di teatro nel 1993, quando con i testi Stabat Mater e La passione secondo Giovanni vinse il premio Riccione teatro. Ha raccontato le sue storie surreali e drammatiche, ispirate al mito e incentrate sulla religione e sulla politica, usando una lingua raffinata, ma con contaminazioni dialettali e gergali. Le due pièces, e le successive Vespro della beata vergine e Lustrini, sono state messe in scena dal regista tunisino Chérif durante gli anni Novanta. Con Materiali per una tragedia tedesca (in scena 1999-2000 e pubblicato nel 2000), un grande affresco sulla Germania, ha vinto il Premio Ubu 2000. Ha poi scritto La pace (2002, rappresentata nel 2008) sui rapporti arabo-israeliani; La casa di Ramallah (2002, rappresentata nel 2004) sull’estremismo islamico e sul terrorismo; e ha poi dedicato due spettacoli ad Antonio Gramsci: Nel mondo grande e terribile (2008) e Gramsci a Turi (2009). Nel 2009 è andato in scena Stranieri, incentrato sulla paura dell’altro e del diverso, cui sono seguiti Trittico (2011, che comprende Torino-Bacau-Roma, Cara Medea, Una casa razzista), la rivisitazione di Medea (2011) e, ancora calando il mito nella nostra storia recente, nelle periferie di città degradate, i monologhi Cara Medea e Piccola Antigone (2012).