Vedi ANTONIO dell'anno: 1958 - 1994
ANTONIO (v. vol. I, p. 445)
L'iconografia del triumviro Marco A. rimane incerta nonostante gli intensi sforzi compiuti in varî studi, anche recenti. Se si considera l'elenco delle proposte di identificazione finora attuate (Brendel, Holtzmann-Salviat, Megow, Grimm) il quadro che ne risulta è addirittura sconsolante: nessuna delle immagini citate, infatti, ha con le altre un rapporto di derivazione (contrariamente a quanto avviene nel caso di eminenti personalità dell'epoca: cfr. l'iconografia di Pompeo, Crasso e Cesare). I ritratti non si assomigliano neanche, e perciò non si può comprendere il criterio con il quale essi sono stati accostati tra loro. Persino il confronto con figurazioni su monete - finora l'unica base sicura per l'identificazione è nella maggior parte dei casi assente o insufficiente. Alcuni ritratti sono da escludere poiché sono attribuibili, grazie al loro stile, a un'epoca più tarda (fra le proposte di Holtzmann-Salviat questo vale p.es. per i ritratti di Thasos, di età Claudia, di Londra, di età adrianea, e di Budapest, di età domizianea). Anche i ritratti con diadema non possono essere presi in considerazione; così sono da escludere non soltanto una testa di Alessandria recentemente proposta dal Grimm, ma anche la statua in pietra calcarea da Atfih al Cairo, la cui identificazione con A. è stata quasi sempre (ma erroneamente) considerata certa.
Per ragioni storiche sarebbe logico cercare ritratti di Marco A. in particolare tra i monumenti provenienti dall'Egitto; tuttavia la ricerca non ha dato alcun risultato convincente. Una statuetta di faraone conservata al Cairo è stata messa in relazione con Marco A. per il solo fatto che essa è mancante del serpente-ureo. Dovrebbe essere ancora verificato se questo fatto è sufficiente per escludere altri personaggi privi dei pieni poteri regali; comunque questa statuetta, a causa del suo stile egittizante, è di poca utilità per ulteriori attribuzioni. Un busto in pietra verde di Brooklyn non ha alcuna somiglianza con le effigi monetali di Marco Α.; un altro in Kingston Lacy si avvicina ai profili rappresentati sulle monete, ma la sottile costruzione del cranio posto su un lungo collo si differenzia notevolmente dalla sagoma tozza di Marco Α., quale risulta dalle monete. Lo stesso argomento può essere avanzato nel caso di un ritratto da Magnesia conservato a Berlino. L'espressivo ritratto di Narbonne si distacca dalle rappresentazioni monetali per la sua più animata mimica. La rappresentazione su un piatto d'argento da Aquileia, conservato a Vienna, e le opere che a esso sono collegate, sono talmente inserite in una tradizione tolemaico-ellenistica da risultare di scarso significato per l'iconografia di un romano quale Marco Antonio. Dobbiamo dunque concludere che non conosciamo, al momento, alcun ritratto a tutto tondo attribuibile con certezza al triumviro.
Bibl.: O. Brendel, The Iconography of Marc Antony, in Hommages à A. Grenier (Collezione Latomus, LVIII), Bruxelles 1962, p. 359 ss., tavv. LXXIX-LXXXI; H. Möbius, Alexandria und Rom, in AbhMünchen, LIX, 1964, p. 33 ss., tavv. IX-XI; D. Michel, Alexander als Vorbild für Pompejus, Caesar und Marcus Antonius (Collezione Latomus, XCIV), Bruxelles 1967, p. 109 ss., tavv. XXVI-XXVII, XXIX-XXXIII; G. Grimm, Zu Marcus Antonius und C. Cornelius Gallus, in Jdl, LXXXV, 1970, pp. 158-170, figg. 5-12; M. L. Vollenweider, Die Porträtsgemmen der römischen Republik, Magonza 1974, p. 174 ss., 266 s., tavv. CXXIX-CXXXVI; H. Kyrieleis, Ein Bildnis des Marcus Antonius, in AA, 1976, pp. 85-90, figg. 1-6; F. Johansen, Antike Portraetter af Kleopatra VII og Marcus Antonius, in MeddelelsGlyptKob, XXXV, 1978, p. 62 ss., figg. 12-17, 22-27; J· MC. Toynbee, Roman Historical Portraits, Londra 1978, p. 41 ss., figg. 40-52; Β. Holtzmann, F. Salviat, Les portraits sculptés de Marc-Antoine, in BCH, CV, 1981, pp. 265-288, figg. 1-14; A. K. Massner, Bildnisangleichung (Das römische Herrscherbild, IV), Berlino 1982, p. 121 ss.; tav. IX a; W. R. Megow, Zu einigen Kameen späthellenistischer und frühaugusteischer Zeit, in Jdl, C, 1985, pp. 489-496; G. Grimm, Die Porträts der Triumvirn C. Octavius, M. Antonius und M. Aemilius Lepidus, in RM, XCVI, 1989, p. 349, 352 s., tavv. LXXXIV-LXXXV.