Naturalista (Delft 1632 - ivi 1723); ebbe un modesto impiego nel comune di Delft e fu autodidatta; è uno dei principali fondatori della microscopia (costruiva da sé le lenti), autore di numerosissime notevoli osservazioni e scoperte, fra cui quella dei globuli rossi del sangue (di cui descrisse anche la circolazione nei capillari della coda dei girini di rana), degli infusorî, degli spermatozoi, ecc. I suoi contributi scientifici, consistenti in osservazioni alquanto disordinate e non connesse da un filo logico, ma tutte acutissime e precise, inviate in forma epistolare ad alcuni membri della Royal Society di Londra (che spesso gli suggerivano nuovi temi di ricerca), furono pubblicati in traduzione inglese nelle Philosophical Transactions della stessa Royal Society dal 1673 al 1724; dal 1684 lo stesso L. cominciò a riunirli via via in volume, sia in olandese sia in traduzione latina, con varî titoli, fino alle due ultime raccolte da lui curate rispettivamente nel 1718 (Send-Briefen) e nel 1722 (Arcana naturae ope exactissimorum microscopiorum detecta. Editio novissima, auctior et correctior). Particolare importanza ebbe la scoperta che egli fece, insieme al suo collaboratore J. Ham (1677), degli animalcula in semine masculino (denominati poi spermatozoi da K. von Baer, 1827). In questi elementi L., seguito poi da altri "animalculisti", ritenne che fosse preformato il nascituro, in contrapposto agli "ovisti", che ammettevano invece la preformazione nell'uovo. Questa posizione ebbe larga influenza nel dibattito scientifico del tempo (sempre nell'ambito dell'ipotesi preformistica). Merito di L. fu inoltre quello di dimostrare, attraverso la ricostruzione minuta delle varie fasi del loro sviluppo, che le forme "inferiori" di vita animale, di cui era andato occupandosi (per es., la pulce), non erano certo meno "perfette" delle forme superiori.