ANTRONE ('Αντρών, poi 'Αντρῶνες, Antron)
Antica città della Tessaglia, situata sulla costa orientale della regione di Ftiotide, di fronte all'estremità dell'Eubea, ai piedi dell'odierno monte Tragovúni, che possedeva un celebre santuario di Demetra. Un antico modo di dire, "asino di Antrone", per indicare cose poderose o pericolose, è dagli autori classici riferito sia ai veri e proprî asini del luogo, che sarebbero stati di dimensioni eccezionali, sia a grosse macine di mulino cosi denominate ed estratte dalle cave locali, sia a uno scoglio, così chiamato per la sua conformazione, che si estendeva davanti al porto ed era assai temuto dai naviganti. Antrone condivise le sorti della Tessaglia fin quando, nella seconda metà del sec. III a. C., insieme con tutta la Ftiotide, fu incorporata nella lega etolica. Confermata possesso etolico dai Romani dopo la vittoria su Filippo V, venne ricuperata da Filippo durante la guerra di Siria e fu conservata dai Macedoni fino alla guerra di Perseo. Dopo la battaglia di Pidna (168 a. C.) fu dai Romani nuovamente riunita alla Tessaglia.
Bibl.: Hirschfeld, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., I, col. 2642; Leake, Northern Greece, IV, Londra 1835, p. 348 segg.; Stählin, Das hellenische Thessalien, Stoccard 1924, p. 181 seg.; Inscr. Gr., IX, ii.