ANZICHE O ANZI CHE?
La grafia corretta nell’italiano contemporaneo è anziché, con ➔univerbazione
Preferisce giocare anziché studiare
Le tue parole, anziché rabbonirlo, l’hanno inasprito.
La grafia anzi che continua oggi a essere usata solo nella locuzione scherzosa anzi che no, con valore rafforzativo, che tuttavia spesso si trova scritta anche come un’unica parola, in ossequio a una lunga tradizione letteraria
Educazione metafisica, anzichenò (N. Lagioia, Occidente per principianti)
Una specialità corroborante, anzichenò (D. Buzzati, Le cronache fantastiche).
Nell’italiano antico, in cui anzi conservava il significato etimologico del latino ante ‘prima’, era normale l’uso di anzi che (scritto staccato) con valore temporale
non so s’io mi speri / Vederla anzi ch’io mora (F. Petrarca, Canzoniere).
VEDI ANCHE altroché o altro che?; piuttosto che