APLOCERO (dal greco ἁπλοῦς "semplice" e κέρας "corno" lat. scient. Oreamnos Raf. 1817; dal gr. ὄρος "monte" e ἄμνος "agnello"; fr. Oréamne; ted. Schneeziege; ingl. White goat)
Genere della sottofamiglia Camoscio. Ha corporatura robusta e apparentemente tarchiata, spalla alta e treno posteriore piuttosto basso; altezza alla spalla circa 1 m.; la femmina è un poco più piccola. Ha testa piuttosto lunga con occhi grandi e orecchi di media lunghezza, a punta; coda breve; arti robustissimi, con zoccoli duri e taglienti. Le corna, lunghe 25 cm. circa, sono arcuate in alto all'indietro dirette un poco lateralmente e leggermente compresse nel loro terzo intermedio; quelle della femmina sono un poco più deboli. Immediatamente dietro le corna sono 2 grosse ghiandole cutanee, che si palesano all'esterno con una macchia nerastra, oleosa dietro ciascun corno. Mancano ghiandole preorbitali, inguinali e interdigitali. Il rivestimento peloso è abbondantissimo, con spiccata differenza stagionale, e consta di peli di contorno e fitta lanugine. In inverno soprattutto vi sono una cospicua barba sotto la mandibola, un'alta criniera nucale-dorsale, un ciuffo caudale superiore e grossi manicotti all'avambraccio e alla gamba. L'Aplocero vive a coppie o in piccoli gruppi di 3 esemplari al massimo in estate e 15-20 in inverno, nelle località più inaccessibili delle Montagne Rocciose, discendendo in estate raramente sotto i 4000 m., e nutrendosi di licheni, di muschi e di poche fanerogame. Dotato d'orecchio e d'occhio acutissimi, è difficile ad essere sorpreso e raggiunto, ma talvolta si dimostra stupido in presenza del cacciatore. La femmina porta quasi 200 giorni e partorisce di regola un sol piccolo in maggio o giugno. Ne esiste una sola specie, Oreamnos americanus Blainville 1816, distinta in 4 sottospecie, distribuite negli stati di Oregon, Idaho, Washington, Montana, come pure nella Colombia Britannica e nell'Alaska.
Bibl.: Blainville, in Bull. Sci. Soc. Philomath., Parigi 1816, p. 80; Elliot, in Field Columb. Mus. Publ. 46, Zool. Ser., III (1900), p. 3; Hornaday, American Natural History, 1904, p. 114; Allen, in Amer. Mus. Nat. Hist., XX (1904) p. 20; Hollister, in Proc. Biol. Soc., Washington, XXV (1912), p. 186; Pocock, in Proc. Zool. Soc., Londra, II (1910), p. 851; Hilzheimer, in Brehms Tierleben, XIII (1916), p. 242. Per altri generi v. camoscio.