APOCINACEE (lat. scient. Apocynaceae Lindl.)
Famiglia di Dicotiledoni Simpetale, che trae il suo nome dal genere Apocynum (v. apocino) ed è composta da alberi o arbusti o più di rado da erbacee perenni a fusto eretto (spesso volubile o prostrato-radicante) e a foglie semplici, intere, opposte o verticillate, raramente alterne, più o meno coriacee. I fiori sono ascellari solitarî o in corimbo all'estremità dei rami, bratteati o no, e in generale pentameri: calice libero, gamosepalo, ma profondamente fesso in 5 partizioni: corolla gamopetala, imbutiforme, raramente campanulata o rotata quinqueloba, nuda alla fauce o coronata da linguette: stami in generale 5, con i filamenti spesso brevissimi o mancanti, con antere erette o conniventi a volta sopra il pistillo e con il connettivo più o meno prolungato all'apice: ovarî 2 liberi o connati, cinti alla base da un cercine carnoso di varia foggia: stili sempre saldati e ingrossati all'apice in uno stigma più o meno ghiandoloso. Il frutto risulta di due follicoli liberi o saldati, più di rado capsulare, drupaceo o baccaceo, contenente numerosi semi calvi o provvisti di pappo. Comprende oltre 150 generi e circa un migliaio e mezzo di specie, per la massima parte confinate nella zona equatoriale del vecchio e nuovo mondo; poche la oltrepassano, e pochissimi sono i generi proprî delle regioni nordiche temperate (Apocynum, Amsonia, Vinca, Nerium, ecc.). Molte contengono un succo lattiginoso le cui proprietà furono sfruttate in terapeutica o per l'estrazione del caucciù; come la Vahea senegalensis A. Dc., che fornisce il caucciù del Senegal; la Landolphia owariensis Beauv., che dà il caucciù della Sierra Leone; ed è di questa famiglia il genere Strophanthus contenente nei semi la strofantina (v. trofanto). Parecchie specie hanno importanza orticola; e da noi uno dei primi posti spetta al Nerium oleander L. (v. oleandro).