APOLLINARE di Valenza, sant'
Fu il successore sulla cattedra episcopale di Massimo, deposto nel 480, e dovette cercare di riparare agli abusi. Assisté nel 517 al Concilio di Epaona, e poi a quello di Lione, tenuto alla presenza del re Gundobaldo. Ebbe a lottare contro nemici potenti, che riuscirono a farlo esiliare, ma poté finalmente rientrare nella sua diocesi. Amico dei principali personaggi ecclesiastici del suo tempo, fra cui S. Cesario d'Arles, fu seppellito nella chiesa che poi ebbe il suo nome. Le reliquie furono disperse dagli Ugonotti.
Bibl.: L. Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, I, Parigi 1907, pp. 157 e 211; Analecta Bollandiana, XV, p. 91; XVI, p. 86.