APOLLODOROS (᾿Απολλόδωρος, Apoldōrus)
3°. - Scultore in bronzo, vissuto nella prima metà del IV sec. a. C., nativo di Atene e più precisamente del Falero, se, come sembra probabile, egli è da identificarsi con lo scolaro di Socrate che fu soprannominato μανικός (Plat., Symp., 173, d). Fu artista diligente, ma troppo severo critico di se stesso, tanto da giungere, nella sua sete di perfezione, a spezzare le sculture dopo averle compiute, se esse non lo soddisfacevano. La tradizione letteraria ricorda di lui solamente ritratti di filosofi (Plin., Nat. hist., xxxiv, 86), perciò gli è stato attribuito il ritratto di Socrate del tipo del Vaticano che accentua i tratti "silenici" del Maestro; ma l'attribuzione sembra troppo ipotetica. Né appare più verisimile l'identificazione del ritratto che di A. avrebbe scolpito il contemporaneo Silanion (Plin., Nat. hist., xxxiv, 81) esprimendo con molta verità il carattere iracondo di lui, ritratto che si è voluto riconoscere in un noto busto, proveniente da Ercolano, ora nel Museo Naz. di Napoli, poiché l'originale difficilmente può esser fatto risalire al IV sec. a. C. Gli è stata attribuita una base che reca il suo nome, trovata ad Atene tra i Propilei ed il Partenone, la quale appartiene, però, secondo i caratteri dell'iscrizione, agli ultimi decenni del V sec. a. C.
Bibl: C. Robert, in Pauly-Wissowa, I, cc. 2896-897, n. 75, s. v.; J. Kirchner, ibidem, cc. 2849-850, s. v., n. 9; W. Amelung, in Thieme-Becker, II, p. 3, s. v.; Ch. Picard, Manuel, II, p. 615; III, p. 145 ss., p. 830. Per la personalità dello scultore-filosofo: Hertz, De Apollodoro statuario ac philosopho commentatio, Bratislavia 1867. Per il tipo Vaticano del ritratto di Socrate: L. Laurenzi, Ritratti greci, Firenze 1941, p. 91 ss., n. 16; K. Schefold, Bildnisse d. antiken Dichter, Redner u. Denker, Basilea 1943, p. 68 s. Ritratto di Silanion: E. Schmidt, in Jahrbuch, XLVII, 1932, p. 288; XLIX, 1934, pp. 180 e 202; K. Schefold, op. cit., p. 200. Iscrizioni di Atene: E. Loewy, I.G.B., p. 47, n. 55; H. Brunn, Geschichte griech. Künst., Stoccarda 1889, p. 279.