APOLLODOTOS (᾿Απολλόδοτος)
ΑΠΟΛΛΟΔΟΤΟΥΛΙΘΟ si legge su una corniola, già nella Collezione Barberini, accanto ad una testa di Atena Parthènos di tipo fidiaco. Se l'iscrizione è da integrare, come sembra, in ᾿Απολλοδότου λίϑος (cioè pietra di A.), essa va riferita, evidentemente, al proprietario della gemma; altri, invece, pensano all'incisore, e leggono λιϑο[γλύϕου], cioè di A. incisore di pietre.
Stile dell'immagine e caratteri dell'iscrizione riportano al I sec. a. C.
Bibl: H. Brunn, Gesch. d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 602; O. Rossbach, in Pauly-Wissowa, I, 1894, c. 2898, s. v., n. 8; A. Furtwängler, Gemmen, I, tav. XXXVIII, 46; II, p. 185, 46; E. Pernice, in Thieme-Becker, II, 1908, p. 32, s. v.