Vedi APOLLONIOS. - 6 dell'anno: 1958 - 1973
APOLLONIOS (᾿Απολλώνιος Νέστορος ᾿Αϑηναῖος)
6°. - Scultore ateniese, figlio di Nestor. Era già noto durante il Rinascimento quale autore di una statua frammentaria marmorea, il Torso del Belvedere, (v.) conservata ai Musei Vaticani. Questo torso marmoreo, già ritenuto Eracle o un satiro, è stato recentemente ricostruito come Filottete ferito. Il Carpenter, archeologo americano, lesse il nome di A. sulla celebre statua bronzea, perfettamente conservata, del pugilatore del Museo Naz. Romano. La firma si trova incisa sul cesto (manopola) di cui è armata la mano sinistra della figura. Messi a confronto, i due nudi virili presentano una tale somiglianza da rendere più che mai certa la comune paternità delle due sculture. La statua bronzea, essendo completa anche della testa, ci presenta un elemento di grande importanza per conoscere meglio la personalità artistica dell'autore.
Alcuni archeologi hanno pensato di avvicinare alla statua del pugilatore un'altra, pure bronzea, di un giovane atleta stante, appoggiato alla lancia, scoperta contemporaneamente alla precedente e in prossimità di essa. La Williams ha proposto un'ipotesi che associerebbe le due figure in un gruppo raffigurante Amykos e i Dioscuri. Gruppo a tre, dove il pugilatore seduto (Amykos) siederebbe nel centro, attorniato simmetricamente da Castore (ipotetico) e da Polluce (la statua con la lancia). Secondo il Picard questa teoria cadrebbe soprattutto per considerazioni stilistiche, poiché non si potrebbe infatti riconoscere in esse un medesimo stile. Mentre il pugilatore firmato da A. risulta un'opera attica, l'atleta in piedi sembra piuttosto lisippeo, e, sempre secondo il Picard, è difficile separarlo da un ambiente stilistico piuttosto sicionio. Sarebbe dunque da escludere la sua attribuzione ad Apollonios.
Circa l'epoca in cui A. è vissuto, si pensa al I sec. a. C.; A. è da considerarsi una figura notevole della scuola neoattica. È cosa molto dubbia se sia da identificarsi con Apollonios 9°.
Bibl: C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, c. 162, s. v., n. 122; W. Amelung, in Thieme-Becker, II, p. 35; R. Carpenter, in Memoirs of the American Academy in Rome, VI, 1927, p. 133 ss.; Phillis L. Williams, in American Journ. of Archaeology, XIX, 1915, pp. 330-347; Ch. Picard, in Revue Archéologique, XXVIII, 1947, pp. 73-74; A. Andrén, in Skrifter Utgivna av Svenska Institutet i Rom, XVI, 1952, pp. 1-45.