Vedi APOLLONIOS. - 6 dell'anno: 1958 - 1973
APOLLONIOS. - 6° (v. vol. i, p. 486)
A questo scultore ateniese il Carpenter nel 1927 riportò la statua del noto Pugilatore del Museo Nazionale Romano, leggendo la firma dell'artista su due delle quattro strisce del cesto sopra l'anulare della mano sinistra. Il Carpenter pensò che l'etnico Athenaios e il verbo epoiesen dovessero essere in origine incisi sulle altre due strisce e che il tempo avesse cancellato le lettere. Questa lettura portò a confrontare stilisticamente il Pugilatore con l'altra opera firmata da A. il celebre Torso del Belvedere. A. L. Williams notava differenze paleografiche fra il fac-simile dell'iscrizione dato dal Carpenter e quella del Torso del Belvedere, concludendo col ritenere antica quella sul Pugilatore e opera di un più tardo copista quella del Torso. Ch. Picard non riusciva a riscontrare l'iscrizione sul Pugilatore, e M. Guarducci ha ultimamente rianalizzato con cura il bronzo, dimostrando che l'iscrizione non esiste. I segni interpretati dal Carpenter come lettere devono considerarsi accidentali, si tratta di intacchi e sgraffiature, né è da supporre che vi siano lettere cancellate dal tempo. Il punto della statua poi non è adatto ad incidere un'iscrizione per lo spazio limitatissimo e perché la firma sarebbe rimasta praticamente invisibile.
Il Pugilatore presenta invece sul polpastrello del dito medio del piede sinistro impressa in fusione una alpha, forse marchio di officina. Sul dorso del piede destro reca inoltre incisa con lo scalpello una A latina di periodò imperiale, da interpretarsi come contrassegno di carattere pratico.
Cadendo così la base della supposta firma di A. rimane aperto il problema dell'attribuzione e dell'inquadramento stilistico del Pugilatore.
Il Mansuelli ha attribuito ad A. il Torso Gaddi degli Uffizi, forse un Marsia.
Bibl.: Ph. L. Williams, in Am. Journ. Arch., XLIX, 1945, p. 343, nota 50; Ch. Picard, in Revue Arch., XXVIII, 1947, p. 73 ss.; G. A. Mansuelli, in Boll. d'Arte, XLIII, 1958, p. 158; M. Guarducci, Apollonio figlio di Nestore e la statua del pugilatore seduto, in Ann. Atene, XXXVII-XXXVIII, 1959-60, p. 361 ss.
)