Urinario, apparato
L'apparato urinario è costituito dai reni e dalle vie urinarie, cioè da quel complesso di organi che hanno il compito di eliminare all'esterno prodotti azotati derivanti dalla degradazione delle sostanze proteiche. Esso provvede inoltre all'eliminazione dell'acqua e di ioni, contribuendo così a mantenere l'equilibrio idrosalino. Attraverso l'apparato urinario possono essere espulse anche sostanze estranee introdotte nell'organismo, come per es. alcuni farmaci. I reni sono situati nella cavità addominale in sede lombare, a ridosso della parete posteriore. L'unità funzionale del rene è il nefrone, che è costituito da un piccolo gomitolo di capillari, detto glomerulo, al quale fa seguito un sottile tubulo. Il rene umano è composto di circa 1 milione di nefroni. La formazione dell'urina inizia con la produzione di un ultrafiltrato del plasma a opera dei glomeruli. Ogni giorno, il volume dell'ultrafiltrato glomerulare è pari a circa 15 volte il volume del plasma circolante. La quasi totalità di questo grande volume di liquido, e dei sali in esso disciolti, viene riassorbito dalle cellule delle pareti del tubulo e riversato nuovamente nel sangue. Ciò che rimane del filtrato glomerulare, essenzialmente acqua, prodotti di rifiuto derivanti dal metabolismo e sali in eccesso, viene escreto dall'organismo sotto forma di urina. Tutto il processo di formazione dell'urina è affidato a numerosi e complessi meccanismi chimici, fisici e meccanici, che regolano la composizione e la quantità di urina, al fine di mantenere l'omeostasi dei fluidi corporei. L'urina così prodotta viene immessa nelle vie urinarie ed espulsa dal corpo. Le vie urinarie iniziano con i calici, distinti in minori e maggiori, compresi nel seno renale. I calici maggiori confluiscono a formare il bacinetto, cui fa seguito l'uretere, lungo canale che raggiunge il bacino e si getta nella vescica. Dalla vescica origina l'uretra, che nella donna si apre all'esterno in corrispondenza del vestibolo della vagina; nel maschio, invece, l'uretra percorre il pene per aprirsi all'esterno in corrispondenza dell'apice del glande.