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Appennini

di Alessio Consoli - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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Appennini

Alessio Consoli

La spina dorsale dell'Italia

Gli Appennini sono monti dalle sommità spesso dolci e arrotondate; non raggiungono i 3.000 m, ma hanno ugualmente condizionato nel tempo l'insediamento dell'uomo. Rilievi geologicamente recenti, dai versanti ripidi e formati da catene parallele, rendono difficili le comunicazioni tra il Tirreno e l'Adriatico e non hanno grandi risorse economiche

Dove si trovano e come si sono formati gli Appennini?

Gli Appennini si estendono lungo la Penisola Italiana per circa 1.350 km, dal Colle di Cadibona allo Stretto di Messina, proseguendo poi per un centinaio di km in Sicilia.

La dorsale è caratterizzata da una serie di catene parallele separate da bacini o conche intermontane. Le altezze non sono molto elevate; mancano, perciò, le nevi perenni e i ghiacciai ‒ l'unico, piccolissimo, è quello del Calderone, sul Gran Sasso d'Italia ‒, che sono però esistiti in un lontano passato. La formazione degli Appennini si fa risalire a poche decine di milioni di anni fa (Era Cenozoica o Terziaria); le loro rocce sono soprattutto di origine sedimentaria: argille, marne e arenarie costituiscono la porzione settentrionale della catena e l'ampia fascia di rilievi collinari che orlano gran parte del versante adriatico; rocce calcaree prevalgono, invece, nel settore centro-meridionale, che è la porzione più elevata della catena.

Nord, centro, sud

Gli Appennini vengono divisi in tre settori, distinti poi in gruppi e sottogruppi. L'Appennino Settentrionale ‒ dal Colle di Cadibona a Bocca Serriola ‒ è costituito da due sistemi, quello Ligure, che digrada ripidamente lungo la costiera omonima, e quello Tosco-emiliano, formato da una serie di catene disposte come quinte di un palcoscenico; nel centro si trovano i rilievi più elevati: M. Cusna (2.121 m), M. Cimone (2.165 m) e M. Falterona (1.654 m). L'Appennino Centrale, da Bocca Serriola alla Bocca di Forlì, è pure distinto in due catene: la più settentrionale, Appennino Umbro-marchigiano, ha forme arrotondate e cime che non superano i 1.600 m; mentre l'Appennino Laziale-abruzzese presenta grandi massicci calcarei, creste lunghe e abbastanza compatte, quote che superano ampiamente i 2.000 m. Tra tutti, oltre il Gran Sasso d'Italia (2.912 m), ricordiamo i monti Vettore (2.468 m), Velino (2.486 m) e Amaro (2.793 m). L'Appennino Meridionale, dalla Bocca di Forlì allo Stretto di Messina, presenta una minore continuità del rilievo e numerosi gruppi isolati, separati da conche o da valli profonde. I più elevati sono quello dei Monti del Matese (M. Miletto, 2.050 m) tra Campania e Molise e del Sirino (2.005 m) e del Pollino (Serra Dolcedorme, 2.267 m) in Basilicata e Calabria, dove si estende anche il boscoso altopiano della Sila (1.928 m).

Il clima, la popolazione e le risorse

Il clima risente dell'altitudine e dell'esposizione dei versanti: quello tirrenico è più mite e umido rispetto a quello adriatico, perché viene raggiunto dai venti occidentali provenienti dal Mar Tirreno. Pioggia e neve sono più abbondanti sull'Appennino Tosco-emiliano, su quello Campano e su quello Calabro-lucano, e raggiungono i 2.000÷2.500 mm all'anno.

La presenza umana negli Appennini, antichissima, oggi si concentra nelle aree più basse e rari sono gli abitati oltre i 1.300 m; sopra i 1.700÷1.800 m sono quasi assenti anche le dimore temporanee. Nel corso del Novecento l'Appennino centro-meridionale si è spopolato: moltissimi abitanti emigrarono in pianura o all'estero per sfuggire alla povertà e all'isolamento. L'economia, fino a poco tempo fa basata sull'agricoltura e sull'allevamento transumante, si è orientata verso l'industria e i servizi, localizzati soprattutto nelle valli e nelle conche intermontane (Lunigiana, Garfagnana, Casentino, di Terni, di Rieti, dell'Aquila e altre). Numerosi sono i centri per il soggiorno estivo e per gli sport invernali (per esempio, Abetone, Terminillo, Campo Imperatore, Roccaraso, Camigliatello Silano). L'attraversamento degli Appennini ha sempre costituito un problema e le vie di comunicazione, anche quelle moderne come le autostrade, sono lente, con forti dislivelli e lunghissime gallerie.

Vedi anche
Gran Sasso d’Italia Gran Sasso d’Italia Gruppo montuoso dell’Appennino Centrale, il più elevato dell’Italia peninsulare; culmina a 2912 m nella vetta occidentale del Corno Grande. Orograficamente è costituito da due catene pressoché parallele orientate all’incirca da O a E, riunite nella parte centrale da rilievi trasversali, ... Mar Adriatico Bacino del Mare Mediterraneo, fra la penisola italiana a occidente e la Penisola Balcanica a oriente. Occupa la depressione tra l’Appennino e le Alpi Dinariche, è lungo circa 800 km e largo da 90 a 220 km; si estende tra 40° e 46° lat. N e tra 12° e 20° long. E, con una superficie di circa 132.000 km2 ... Massiccio del Pollino Gruppo montuoso (il più elevato dell’Appennino Meridionale) che chiude a Mezzogiorno l’Appennino Lucano, disposto prevalentemente in senso O-E. Di natura arenacea e argillosa a E, calcarea a O, esso culmina in tre vette: Serra del Prete (2181 m), Monte Pollino (2248 m) e Serra Dolcedorme (2267 m), che ... Monte Vettore Cima, la più alta (2.476 m) del gruppo dei Sibillini, nell'Appennino Centrale, al confine tra Umbria e Marche, quasi all'estremità merid. del gruppo. Verso O è limitato da una profonda valle, alla cui testata è il Lago di Pilato.
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  • ALTOPIANO DELLA SILA
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  • ROCCE CALCAREE
Altri risultati per Appennini
  • Appennino
    Enciclopedia on line
    (o Appennini) Catena montuosa che, riallacciandosi alle Alpi a nord del Golfo di Genova, forma, per 1350 km, la spina dorsale della penisola italiana fino allo Stretto di Messina, oltre il quale continua nei rilievi settentrionali della Sicilia. La distinzione dell’A. dal sistema alpino, nella linea ...
  • APPENNINO
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    (III, p. 737; App. III, I, p. 115; IV, I, p. 141) Geografia fisica. − Le conoscenze sull'A. sono enormemente aumentate nel corso degli anni e oggi è possibile tracciare uno schema strutturale della catena, più convincente del passato. Un fondamentale progresso è venuto negli anni Sessanta dagli studi ...
  • Appennino
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  • APPENNINO
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  • APPENNINO
    Enciclopedia Italiana (1929)
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Vocabolario
appennino
appennino (letter. apennino) agg. e s. m. [dal lat. Ap(p)enninus]. – 1. Nome proprio della catena montuosa (detta anche gli Appennini) che, riallacciandosi alle Alpi, a nord di Genova, forma la spina dorsale della penisola italiana fino...
appennìnico
appenninico appennìnico agg. (pl. m. -ci). – Della catena montuosa dell’Appennino; che è proprio o tipico dell’Appennino: sistema a.; flora, fauna appenninica. Civiltà a., cultura a., aspetto culturale della civiltà del bronzo italiana,...
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