apprensione
Atto che implica la consapevolezza della presenza di un oggetto alla coscienza. Nella scolastica, percezione intellettiva di un oggetto, successiva a quella sensoriale: è l’atto con il quale l’intelletto concepisce un’idea senza però formulare su questa alcun giudizio; in questo senso l’a. è distinta dall’assenso (➔) con cui si afferma o si nega tale idea. Nella prima ed. della Critica della ragion pura (➔) (1791) Kant parla di una sintesi dell’a. come atto dell’immaginazione che riunisce il molteplice della rappresentazione sensibile in modo che da esso nasca «l’unità dell’intuizione». Ogni intuizione, infatti, presenta una molteplicità che non potrebbe produrre una rappresentazione senza l’intervento di una sintesi a priori. Nella seconda ed. (1787) l’unificazione del molteplice già nella rappresentazione sensibile non avviene mediante la sintesi dell’a., bensì mediante le intuizioni pure (spazio e tempo).