appresso
1. Come preposizione, col valore etimologico di " presso ", " accanto ", ha poche attestazioni, e si trova unita al complemento (sostantivo o pronome) direttamente, o con le preposizioni ‛ di ', o ‛ a ': Vn XVIII 1 passando appresso di loro, sì come da la fortuna menato, fui chiamato da una di queste gentili donne; Cv IV xxvil 8 sì come la rosa, che non pur a quelli che va a lei per lo suo odore rende quello, ma eziandio a qualunque appresso lei va; XXVIII 5 già essendo a Dio renduta e astrattasi da le mondane cose e cogitazioni, vedere le pare coloro che appresso di Dio crede che siano; Pd IV 96 alma beata non poria mentire, / però ch'è sempre al primo vero appresso, dove l'anastrofe e la posizione in rima dà ad a. particolare rilievo; e IX 113 questa lumera / che qui appresso me così scintilla. La frequenza maggiore si ha nel significato temporale di " dopo ", con sostantivi indicanti fatti, momenti, circostanze, determinazioni temporali: Vn II 1 Nove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto...; IX 1 Appresso la morte di questa donna alquanti die; X 1 Appresso la mia ritornata mi misi a cercare di questa donna; XIV 1 Appresso la battaglia de li diversi pensieri avvenne che... ; XLII 1 Appresso questo sonetto apparve a me una mirabile visione; Cv IV XXVI 4 convienesi questa secondaria perfezione avere appresso questa etade, cioè ne la senettute; Pd XXV 97 appresso al fin d'este parole, / ‛ Sperent in te ' di sopr' a noi s'udì (altri es. in Vn III 1, IX 8, XV 1, XXIV 1, Cv I XII 1, II II 1, XV 12, IV III 2, III 6, XXVII 4, Pg XXV 127); con verbo sostantivato: Vn VIII 1 Appresso lo partire di questa gentile donna; con participio congiunto: Cv I 118 appresso la litterale istoria ragionata, e II XIV 1 Appresso le comparazioni fatte de li sette primi cieli; con pronome neutro: Vn III 7 Appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto (altri es. di ‛ a. ciò ' in XVI 1, XXII 1, XXIII 1, XXVII 1, I f XVIII 127).
Un solo esempio con nome di persona, e più esattamente col nome della divinità, in Pg XXII 66 Tu prima m'invïasti / verso Parnaso a ber ne le sue grotte, / e prima appresso Dio m'alluminasti, dopo Dio, sei stato tu il primo a illuminarmi. Il nome o il pronome può essere preceduto da ‛ di ', frequente specie davanti a pronome o aggettivo determinativo, come in Vn XIII 1 Appresso di questa soprascritta visione; XX 2 appresso di cotale trattato; Pd I 100 Ond'ella, appresso d'un pïo sospiro (e inoltre Cv I XI 5, II I 15, IV XXVIII 1). In pochi casi indica successione nello spazio, nella posizione, nel movimento, come sinonimo di "dietro ": Vn V 2 partendomi da questo luogo, mi sentio dicere appresso di me; Pg XXIX 133 Appresso tutto il pertrattato nodo / vidi due vecchi in abito dispari, dove il nodo è l'insieme delle persone che fanno parte del carro trionfale di Cristo, precedentemente descritte; ma più spesso i due valori, spaziale e temporale, di " dopo " e di " dietro " coesistono, come in Vn XXIV 4 Queste donne andaro presso di me così l'una appresso l'altra; e si veda anche XXll 6, XXIV 3, XXIV 8 11; in Cv IV VII 7 Viene un altro appresso costui, e vuole a questa magione andare, e non li è mestiere se non seguire li vestigi lasciati; e parlando non di persone ma di cose, Cv II II 8 li tre versi che appresso del primo sono; IV XII 17 acquistando, li desiderii umani si fanno più ampii, l'uno appresso de l'altro; If III 113 Come d'autunno si levan le foglie / l'una appresso de l'altra; mentre persone si succedono in If VIII 26 Lo duca mio discese ne la barca, e poi mi fece intrare appresso lui; XVI 40 L'altro, ch'appresso me la rena trita, / è Tegghiaio Aldobrandi; e inoltre in Pg IV 50, XXIII 8, XXIX 92, Pd XXIII 120. Non solo " dopo ", ma " in seguito a ", con implicito un valore causale, in If IX 105 movemmo i piedi inver' la terra, / sicuri appresso le parole sante; e Pd III 26 " Non ti maravigliar perch'io sorrida ", / mi disse, " appresso il tuo püeril coto... ". Valore temporale ha sempre nella locuzione ‛ a. che ', " dopo che ": Vn XII 12 17 appresso che averai chesta pietate, e ancora XX 1; Cv IV XVII 1.
2. Anche in funzione di avverbio, il significato più frequente è quello temporale di " dopo ", " in seguito "; " e quindi "; " dopo di che ": Vn III 12 14 Poi la svegliava, e d'esto core ardendo / lei paventosa umilmente pascea: / appresso gir ne lo vedea piangendo; XXXI 5 prima dico la cagione per che tolta ne fue; appresso dico come altri si piange de la sua partita, in correlazione qui con prima; Cv II V 6 Poi sono le Dominazioni; appresso le Virtuti; poi li Principati, dov'è da notare l'alternarsi di poi... appresso... poi; altri esempi in Vn XXX 1, Cv II X 2, III XIII 7, IV XX 1. Caratteristica di questo avverbio è la posizione in apertura di periodo o di membro di periodo: in lf X 133 Appresso mosse a man sinistra il piede; XXXIV 87 Poi uscì fuor per lo fóro d'un sasso / e puose me in su l'orlo a sedere; / appresso porse a me l'accorto passo (e ancora in Cv IV II 5, XV 18, If XXIII 145, Pd XXIV 88); oppure posposto al verbo e al soggetto, in fine di frase: If XXII 98 ricominciò lo spaiirato appresso, specialmente nelle formule ‛ dico dunque a. ', ‛ rispuos'io a. ', ‛ diss'io a. ', di Cv III XIII 9, If XXIX 13, Pd IV 119; anche ellitticamente senza il verbo, Ond'io appresso, E io appresso, di Pd XIX 22, XXIV 70; infine, in unione con altri avverbi che ne rafforzano o modificano il senso: Vn xxil 12 Qui appresso è l'altro sonetto; Cv II XI 8 Ora appresso ammonisco lei e dico; Pd XVII 65 ma, poco appresso, / ella, non tu, n'avrà rossa la tempia; soprattutto con ‛ poi ', in If VI 67 Poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli, e inoltre Cv II IX 3, IV XX 3, XXIX 5, Pd XX 85.
Come avverbio, ma in funzione e posizione aggettivale, col valore cioè di " seguente ": If XXXIII 53 Perciò non lagrimai né rispuos'io / tutto quel giorno né la notte appresso. Avverbialmente è usato anche nel senso di " dietro ": " Ratto, ratto, che 'l tempo non si perda / per poco amor ", gridavan li altri appresso, Pg XVIII 104; o di " dietro " e " dopo " insieme, come in Pg III 92 trasser sé in dietro alquanto, / e tutti li altri che venieno appresso, / non sappiendo 'l perché, fenno altrettanto; IV 23 la calla onde salìne / lo duca mio, e io appresso, soli; Pd X 115 Appresso vedi il lume di quel cero; Fiore CLXXXV 4 e l'altro viene appresso san dimora; e, con accezione più particolare, Pg XXX 12 e un di loro... / ‛ Veni, sponsa, de Libano ' cantando / gridò tre volte, e tutti li altri appresso, ripetevano l'invocazione seguendo il suo canto; altri es. in Pg XXIX 65, Pd X 106. Col senso di " Vicino", "da vicino", una sola attestazione in Pd XXVIII 22 Forse cotanto quanto pare appresso / alo cigner la luce che 'l dipigne. Unito a che ', per formare la locuzione avverbiale ‛ a. che ', nel senso di " pressoché ", " quasi ", in Fiore XCV 10 appresso che tutte le Sante e' Santi / ... tenner famiglie, e sì fecer anfanti.