APUS (dal gr. ἀ privativo e πούς "piede")
Sotto tale nome fu descritto, nel 1756, un singolare crostaceo. La denominazione è rimasta; ma essa è scientificamente inesatta.
Gli Apus appartengono all'ordine dei Crostacei Branchiopodi; e sono note soprattutto le specie appartenenti a due generi, assai simili tra loro, Triops e Lepidurus. Possono raggiungere dimensioni abbastanza notevoli (sino a 12 cm.); e ciò che li caratterizza e li fa distinguere a prima vista da tutti gli altri Branchiopodi, è lo scudo dorsale che ne ricopre completamente il capo e il torace. Ai segmenti del torace e a quelli dell'addome sono inserite le estremità adattate alla funzione del nuoto e della respirazione. Depongono uova eccezionalmente resistenti al disseccamento. Nelle specie appartenenti al genere Triops i maschi sono assai rari; e quindi la riproduzione avviene sicuramente per partenogenesi. Nelle specie invece del genere Lepidurus i maschi sono più o meno abbondanti a seconda delle località; ed è quindi probabile che vi sia una partenogenesi regionale. La specie Triops cancriformis Box. è largamente diffusa in tutta Europa; in Italia specialmente nella provincia di Pavia. La si trova in maggio e giugno nelle acque delle risaie; se è molto abbondante, produce qualche danno alle pianticelle di riso, smovendone e anche tagliandone le tenere radici.
Col nome apus si designa anche un genere (Apus Scop.) di Uccelli, dell'ordine Picariae, famiglia Cypselidae, a cui appartengono i Rondoni (v.), e che prima era chiamato Cypselus L., nome che si trova ancora in molti trattati.