aquilone
Libero di volare, ma appeso a un filo
Composto di materiale leggero, sia esso carta o plastica, può avere uno scheletro più o meno resistente. L'aquilone, mosso solo dalla forza esercitata dal vento, riesce a volare, ma è guidato nei suoi spostamenti da un filo che lo collega a terra ed è lo strumento più antico con cui l'uomo è riuscito a conquistare i cieli
Volare è sempre stato il sogno dell'uomo e l'aquilone è lo strumento più semplice per realizzarlo. Un aquilone è composto di materiali leggeri che, spinti dalla forza del vento e sfruttando le correnti d'aria, s'innalzano verso il cielo. Esistono svariati tipi di aquiloni, diversi per forma e dimensioni; l'esempio classico è un modello che segue una figura geometrica, come il rombo: su due asticelle leggere, legate tra loro e incrociate perpendicolarmente, che costituiscono l'armatura, viene applicato un foglio di carta leggera a forma di rombo. Generalmente si aggiunge, poi, una coda per ottenere un maggiore equilibrio e il tutto è legato a una sottile cordicella tenuta dal manovratore.
Esistono anche altri tipi di aquiloni, come quelli acrobatici, quelli statici, fino alle maniche a vento. Gli aquiloni acrobatici sono collegati da diversi cavi e a una manopola che consente di effettuare vere e proprie acrobazie. Quelli statici, invece, sono progettati per raggiungere la loro postazione in cielo e rimanere lì il più a lungo possibile. Le maniche a vento sono invece simili a grossi vermi, privi di scheletro, che si gonfiano al passaggio dell'aria, sollevandosi. Oggi, oltre che con la carta e il legno, gli aquiloni sono realizzati con la plastica, il nailon, la fibra di vetro o la grafite di carbonio.
Nessuno sa con esattezza chi inventò per primo l'aquilone, anche se si ritiene che questa arte fosse conosciuta in Cina già molti anni prima dell'era cristiana. Tra le prime informazioni storiche disponibili vi è quella sull'utilizzo, da parte del generale cinese Han Hsin, della dinastia Han (2° secolo a.C.), di una serie di aquiloni per misurare la distanza che lo separava dalle truppe nemiche.
È probabile che le conoscenze sugli aquiloni si siano diffuse dalla Cina verso l'intera Asia passando attraverso la Corea; successivamente anche gli abitanti dell'India impararono a utilizzare gli aquiloni. In Europa fu Marco Polo, nel 13° secolo, a riferire l'abilità dei Cinesi nel costruire questi oggetti volanti, spesso con sembianze di draghi o di altri animali. Gli aquiloni hanno avuto spesso significati religiosi. I monaci buddisti giapponesi, nel 7° secolo, iniziarono a utilizzarli per scacciare gli spiriti malvagi; gli abitanti della Micronesia dedicavano i voli più elevati ai loro dei.
Gli aquiloni furono utilizzati anche per l'esplorazione scientifica. Famosi furono, nel 17° secolo, gli studi di Alexander Wilson in campo meteorologico e quelli di Benjamin Franklin relativi all'elettricità.
Durante la Prima guerra mondiale gli aquiloni furono utilizzati anche come mezzo di segnalazione e di osservazione delle linee nemiche. Nella Seconda guerra mondiale, invece, alcuni piloti d'aereo possedevano un kit contenente un aquilone da utilizzare per essere individuati e ricuperati in caso di abbattimento del loro aereo.
Ma gli aquiloni possono essere utilizzati anche come strumento sportivo, per esempio nel kitesurfing, ossia il surf sulle onde del mare, in cui gli atleti, trainati da aquiloni, raggiungono velocità paragonabili a quelle di un motoscafo, riuscendo perfino a sollevarsi e a effettuare notevoli salti. Negli anni Novanta del 20° secolo si diffuse invece l'uso degli aquiloni per trainare carretti o slitte sul ghiaccio e nel 1999 un gruppo di esploratori raggiunse il Polo Nord in questo modo.
Il record dell'aquilone più grande al mondo appartiene al Megabyte, realizzato dal neozelandese Peter Lynn nel 1997. Il Megabyte era un aquilone a struttura non rigida, con camere d'aria interne che, gonfiate dal vento, gli conferivano rigidità. Questo aquilone era lungo 66 metri, aveva un'area di 650 m2 e una massa di 250 kg. Per costruirlo, sono stati necessari quasi 2.000 m2 di stoffa. Volò, per 23 minuti, durante il Festival internazionale degli aquiloni a Bristol, in Inghilterra.