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aramei

Dizionario di Storia (2010)
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aramei


Popolazione semitica occidentale, di origine nomade. Nella tarda Età del Bronzo (15°-13° sec. a.C.) le tribù protoaramaiche dei sutei e degli akhlamu operavano ai margini degli Stati sedentari, come elemento marginale e di disturbo. Verso il 1100 a.C., in connessione con la crisi degli Stati palatini, le tribù aramaiche si stabilizzarono in Siria e Mesopotamia. In Mesopotamia occuparono la fascia tra il Tigri e gli Zagros, mantenendo una struttura tribale e un’economia di pastori transumanti. Le principali tribù erano i puqudu, i gambulu, i khatallu, e altre. Vennero infine sottomesse dall’Assiria al tempo di Sennacherib (metà dell’8° sec. a.C.), e fornirono truppe mercenarie (specialmente gli utu) all’impero. Invece in Siria gli a. si sedentarizzarono dando vita a una serie di piccoli regni, molti dei quali conservano traccia dell’origine tribale nel nome «Casa di X» con riferimento all’eponimo tribale: Bit Adini, Bit Zamani, Bit Agushi, Bit Bakhyani ecc. Tutta la fascia interna, dall’attuale confine turco-siriano alla Palestina settentrionale, era occupata da Stati aramaici. Il principale era Damasco, che soprattutto nel 9° sec. a.C. giocò un ruolo egemone con i re Bar-Hadad e Hadad-ezer, noti anche dalla Bibbia. Altri regni importanti erano Aleppo e Hama. L’endemica bellicosità locale (che contrappose Damasco a Israele) venne interrotta per far fronte comune contro la minaccia assira. La battaglia di Qarqar (852) arginò l’avanzata di Salmanassar III, ma un secolo dopo Tiglat-pileser III conquistò gran parte dei regni aramaici trasformandoli in province assire. L’ultima a resistere fu Hama, conquistata da Sargon II (720). L’occupazione assira fu seguita da massicce deportazioni incrociate tra le province e l’Assiria stessa, e l’etnia aramaica che era la più numerosa finì con l’imporre la propria lingua su tutta la Mesopotamia e la Siria-Palestina. Anche l’amministrazione imperiale assira e poi persiana adottò l’aramaico come una delle lingue ufficiali, ciò che portò alla sua estensione fino in zone lontane, come l’Alto Egitto. In seguito, tramontata ogni autonomia politica, si può solo seguire la diffusione e la diversificazione dei vari dialetti aramaici. I dialetti antichi includono l’aramaico d’impero (7°-4° sec. a.C.), quello biblico (libri di Esdra e Daniele, 4°-2° sec. a.C.), il nabateo (regno con centro a Petra) e il palmireno (entrambi 1° sec. a.C.-3° sec. d.C.). In seguito, il ramo occidentale include il dialetto giudaico (Targum, Talmud di Gerusalemme, 2°-5° sec.), quello samaritano, quello cristiano melkita (5°-8° sec.), fino alle residuali parlate moderne di Ma‛alula presso Damasco. Il ramo orientale include il talmudico babilonese (4°-6° sec.), il mandaico (Mesopotamia, 4°-5° sec.), e soprattutto il siriaco (con ricca letteratura cristiana dei secc. 3°-14°), ancora parlato fino al secolo scorso in alta Mesopotamia (Tur ‛Abdin, Mossul ecc.).

Vedi anche
Tiglatpilèser Tiglatpilèser ‹-ʃ-› (assiro Tukulti-apil-esharra). - Nome di tre sovrani assiri, dei quali i più importanti sono il primo e il terzo. Tiglatpileser I (1112-1074 a. C.) pose le basi della grande espansione del Nuovo Impero assiro, con una serie di campagne vittoriose: a nord mosse contro i Nairi; a ovest ... Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo a ovest; in epoca storica, in seguito a migrazioni, le lingue semitiche (siriaco, aramaico, arabo, ... Damasco (arabo Dimishq o Dimashq) Città capitale della Siria (1.568.000 ab. nel 2005; 2.875.000 ab. nel 2006, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 688 m s.l.m. al piede orientale dell’Antilibano, sul fiume Barada, che, suddividendosi in numerose ramificazioni sistemate artificialmente, forma ... Ebla Antico centro urbano dell’età del Bronzo, situato nella Siria del Nord, sul luogo oggi denominato Tell Mardīkh.  ● Nel 24° sec. a.C. Ebla fu la maggiore città della Siria interna. Al periodo tra il 2350 e il 2300 a.C. si datano gli ampi tratti del Palazzo reale G, comprendente fra l’altro il quartiere ...
Categorie
  • POPOLI ANTICHI in Storia
Tag
  • ETÀ DEL BRONZO
  • MESOPOTAMIA
  • SENNACHERIB
  • BABILONESE
  • SARGON II
Altri risultati per aramei
  • Aramei
    Enciclopedia on line
    Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue di nome Aram. Le più antiche menzioni degli A. risalgono all’inizio del 2° millennio a.C e si intensificano ...
  • ARAMEI
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.). Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì nell'Antico Testamento sotto la forma ă'rām, che indica a un tempo il popolo e la regione abitata da ...
Vocabolario
aramèo
arameo aramèo agg. e s. m. [der. dell’ebr. Ărām, nome del quinto figlio di Sem]. – Relativo o appartenente agli Aramei (gr. ᾿Αραμαῖοι), gruppo etnico e linguistico di origine semitica che, spostatosi (12° sec. a. C.) nella Mesopotamia centro-settentr....
aramàico
aramaico aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia,...
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