Statista spagnolo (Huesca 1719 - Épila 1798); educato in Italia (Bologna, Roma), dopo una gioventù burrascosa, durante la quale tuttavia ebbe modo di legarsi in Francia con gli enciclopedisti, ascese sotto Carlo III ad alti posti (1762-63: comandante dell'esercito; 1764: governatore di Valenza) e dal 1766 al 1773 fu, come presidente del consiglio di Castiglia, il capo del governo spagnolo. All'A. risale l'espulsione dei gesuiti (1767) e un certo imbrigliamento dell'Inquisizione. L'opposizione rurale ai suoi progetti di colonie agricole straniere fece cadere l'A., che fu inviato ambasciatore a Parigi (1773). Di nuovo ministro nel 1792, ormai invecchiato, fu lo stesso anno sostituito da E. Godoy.