ARAṆYAKA
. Gli Āraṇyaka o "libri anacoretici" (circa sec. VIII-VI a. C.) sono opera di asceti che nella "selva solitaria" (āraṇya) sostituivano al culto esteriore delle cerimonie sacrificali il culto interiore della meditazione sul valore simbolico e sul significato mistico dei riti. Anello di congiunzione fra i Brāmaṇa e le Upaniṣat, rispecchiano i primordî della speculazione indiana e appartengono alla rivelazione (śruti) come gli altri testi vedici.
Bibl.: P. Deussen, Allg. Gesch. der Philosophie, I, ii, p. 4 segg.; Winternitz, Gesch. der indischen Literatur, I, Lipsia 1908, p. 202 segg.