ARCADIA (IV, p. 8)
Nel 1925 questa accademia subì una profonda trasformazione. Un gruppo di soci, considerando ormai superata la funzione per la quale essa era stata fondata, stimò opportuno adeguare la sua attività alle esigenze dei nuovi tempi. L'Arcadia diventava così un istituto di cultura con carattere strettamente scientifico allo scopo di contribuire, come tante altre accademie del genere - con sedute periodiche e pubblicazione degli atti - all'avanzamento degli studî storico-letterarî. Con ciò tuttavia non si escludeva che l'accademia continuasse la sua opera di diffusione della cultura con cicli di lezioni e conferenze su argomenti varî.
Al regolare svolgimento dell'attività accademica ha giovato, negli ultimi anni, la sistemazione definitiva dell'Arcadia nella nuova sede presso la Biblioteca Angelica in Roma. Ivi sono stati collocati la biblioteca, l'archivio storico e l'interessante collezione di ritratti di arcadi. La nuova sede fu inaugurata il 21 aprile 1941 con un discorso del custode generale padre Luigi Pietrobono, succeduto a Nicola Festa.
Bibl.: Per la storia dell'Arcadia, v. B. Croce, L'Arcadia e la poesia del Settecento, in Arcadia, Atti e Memorie, 3ª, I (1946), p. 47 segg.; per la riforma, v. Atti dell'Accademia e scritti dei soci, V (1926), pp. 125-32; per il nuovo regolamento, ibid., pp. 133-36. Uno statuto e un regolamento, adeguati alle mutate condizioni politiche dell'Italia, sono ora in elaborazione.