ARCHEDEMO ('Αρχέδημος, Archedēmus) di Tarso
Filosofo stoico, che dall'Indice ercolanese (col. 48) sembra essere stato scolaro di Diogene di Seleucia, e quindi appartenere al II secolo a. C. Secondo Plutarco (De exil., 14) si trasferì da Atene a Babilonia, per fondare ivi una scuola stoica. Dalle scarse testimonianze che si hanno sul suo pensiero sembra che esso non differisse sensibilmente da quello dei maggiori stoici contemporanei, o di poco precedenti, come Zenone e Crisippo, salvo che in qualche tendenza pitagorizzante.
Bibl.: E. Zeller, Philos. d. Griech., 3ª ed., IV, p. 45; p. 61, n. 3; p. 131, n. 4; p. 137, n. 3; p. 206, n. 1.