archetipo
Nella tradizione platonica furono detti archetipi le «idee», cioè gli eterni e trascendenti «modelli» delle cose sensibili. Analogamente, per Berkeley gli a. sono le idee di tutte le cose quali esistono nel pensiero di Dio prima della creazione. Nella filosofia di Kant, intellectus archetypus è l’intelletto divino, puramente intuitivo e non discorsivo, e come tale del tutto indipendente dall’esperienza sensibile. Il termine ha acquisito nel 20° sec. una forte connotazione nella psicologia analitica di Jung, gli a. come forme a priori, in chiave sia fenomenologica («modelli di comportamento innati», «ordinatori di rappresentazioni»), sia mitologica (gli a. come creazioni «con materiale primigenio»); da quest’ultima accezione si svilupperà la psicologia archetipica di J. Hillman («modelli archetipici»), di qui deriva anche la teoria di E. Neumann.